8 opportunità per rilanciare Taranto e provincia

Taranto può essere rilanciata ripartendo dai suoi stessi problemi: è infatti dalla crisi che nascono le opportunità (A. Einstein)

(foto di Antonio Attolino)

Dire che stiamo attraversando una fase delicata è usare un eufemismo.

I problemi di Taranto sono noti e non c’è bisogno di continuare a piangersi addosso o di lanciare anatemi contro questo o quell’altro politico.

E’ tempo di tornare ad affrontare di petto le cronicità dei drammi che ci affliggono e ad individuare soluzioni immediate ai problemi più seri come disoccupazione, inquinamento, chiusure di negozi e aziende.

Prendiamo spunto dalle parole di Albert Einstein, secondo cui è dalla crisi che nascono le opportunità, siccome di crisi e di problemi ce ne sono tanti, abbiamo anche tante opportunità.

Perdonate il gioco di parole, ma, pur non volendo banalizzare la questione, il dato di fatto è proprio questo: i problemi nascono per essere risolti. Diversamente diventano cancrena.
Le opportunità sono fatte per essere colte.

Quali sono i problemi e quali sono le opportunità ?

  • Problema 1: Ambiente inquinato.
    > Opportunità: disinquinamento ed esistenza di brevetti e prototipi di biotecnologie in grado di riassorbire anche gli idrocarburi dispersi.

    > Strumenti: Un esempio lo abbiamo fatto in quest’articolo che vi linkiamo, ma vale la pena ricordare che esistono già metodi comprovati per la trasformazione di agenti inquinanti in componenti innocui e addirittura re-impiegabili nei processi produttivi.

  • Problema 2: Inquinamento e costi energetici crescenti.
    > Opportunità: esistenza di brevetti e materiali edili eco compatibili e ad emissioni zero.

    Strumenti: installazione di impianti e materiali per l’edilizia a ridotto impatto ambientale e ad alto risparmio energetico. Inoltre: Detassazione dei carburanti per tutto il territorio tarantino.

  • Problema 3: Strade soffocate dal traffico.
    > Opportunità: esistenza di modelli di mobilità sostenibile in uso ad altre città.

    Strumenti: mobilità sostenibile mediante introduzione di Car e Bike Sharing, ampliamento degli spazi verdi e dei parchi.

  • Problema 4: Disoccupazione dilagante e imprese senza lavoro.
    > Opportunità: esistenza di modelli di edilizia urbana già in uso ad altre città europee in grado di generare lavoro e reddito.

    Strumenti: Adozione della politica del riuso e del recupero degli edifici esistenti e rivitalizzazione dei centri urbani mediante la modifica di destinazione urbanistica di molti edifici storici.

  • Problema 5: Patologie tumorali.
    > Opportunità: tecnologie biomediche applicate alla prevenzione e al recupero di organi distrutti.

    Strumenti: adozione delle conoscenze e dei macchinari

  • Problema 6: Economie alternative.
    > Opportunità: tutti i problemi elencati dal punto 1 al punto 5.

    Strumenti: è possibile ripartire con processi che riguardano la re-industrializzazione sostenibile in tecnologie alimentari, manufatti edili eco compatibili, riciclo e soprattutto tecnologie applicate al recupero ambientale della terra e del mare, biotecnologie mediche e farmaceutiche, impianti termo-elettrici a basso consumo

  • Problema 7: Crisi del Commercio.
    > Opportunità: Turismo
    Strumenti: adozione di politiche volte a favorire la defiscalizzazione dei prodotti nati in aree di crisi, rilancio del comparto turistico organizzato mediante reti informali (tra cui quella di Made in Taranto) e creazioni di percorsi mirati alla promozione del prodotto locale.
  • Problema 8: Aree urbane abbandonate e degradate.
    > Opportunità: Investimenti agevolati.

    Strumenti: Incentivi al recupero di fabbricati e/o di intere aree abbandonate finalizzate alla creazione di strutture turistico-ricettive, luoghi di cultura e di aggregazione sociale.

Come pensiamo che sia possibile trasformare i problemi e le minacce in opportunità di mercato, di lavoro, di sviluppo, di benessere e di vivibilità per Taranto e provincia?

Innanzitutto ripartendo dalle aziende, vera spina dorsale dell’economia locale.

E dalla formazione, dalla cultura d’impresa.

Sono fin troppe oggi le aziende e i negozi copia di altre copie.
Si ripetono gli stessi errori.
Si aprono aziende che sono gemelle di altre che hanno riscosso un certo successo.
Non c’è ascolto del mercato, nè dei suoi bisogni nè dei suoi desideri.
Si aprono pizzerie e bar come se non ci fosse un domani.

E’ questo il più grave errore di tutti i tempi.
Smettere di analizzare, di studiare, di ascoltare.

Ecco i prossimi negozi e aziende destinate a chiudere ==> https://www.madeintaranto.org/apocalisse-del-commercio/

credits photo: Antonio Attolino
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