A Taranto si può disegnare, progettare e stampare in 3D. Niente tempo sprecato, ma tanto denaro ed energia risparmiati: è questa la nuova frontiera del settore manifatturiero!
Dai dischi alla chitarra acustica, tutti gli oggetti oggi possono essere disegnati e stampati così come li vediamo in natura: basta un semplice click e l’oggetto che abbiamo stampato è reale. E’ la frontiera della manifattura digitale e della stampa 3D. La foto qui in alto è la stampa 3D di persone reali in piccole dimensioni ad esempio…
Questa rivoluzione industriale non riguarda solo gli oggetti di uso comune ma anche le più raffinate applicazioni biomediche come cellule staminali o tessuti ossei . Ma anche automobili, aerei, bici, case, pistole, orologi, robot.
A Taranto ne abbiamo un fulgido esempio con Idea Tagliolaser che, grazie all’impegno e alla maestria di due architetti, progetta e stampa su richiesta.
Anche in America, ad esempio, come riportato nella puntata di Report (Rai3), si progetta in un posto e la merce si materializza dove serve. Niente magazzini, niente crisi di sovrapproduzione e costi bassi per far partire un’impresa. A Reggio Emilia ne abbiamo un altro esempio: è la Microsystem (che Made in Taranto ha già provveduto a contattare per valutare gli estremi di una possibile collaborazione con le aziende di Taranto).
Bigiotteria, protesi, biancheria intima e qualsiasi altro oggetto conosciuto oggi può passare velocemente dall’idea al prodotto con la velocità di un click. Ed una stampante 3d farà il resto per renderlo disponibile direttamente a casa nostra.
Peter Thiel, il cofondatore di PayPal, ha finanziato con quasi 300mila€ una start-up battezzata Modern Meadow che ha l’obiettivo di realizzare delle gustose bistecche di maiale in 3D. L’idea è quella di fabbricare tessuti cellulari di maiale e farli progredire in muscoli (grazie a stimolazione elettrica all’interno di un bioreattore). Sarà pronta per essere mangiata. Sapete che significa? Che potremo mangiare alimenti sani senza la paura di contaminazioni!