Taras Antiqua, il tour turistico per ammirare palazzi aristocratici, romantici vicoli, case dei pescatori, storia di una delle città più antiche al mondo!
Mettiamo da parte auto, bus e moto.
Un giorno la bella Taranto Vecchia si potrà visitare in carrozza.
Taranto Vecchia (un domani, Taras Antiqua) è la parte più antica della città, un’isola ricca di testimonianze greche, bizantine, medievali.
Vicoli, palazzi nobiliari, ipogei, chiese e le caratteristiche abitazioni marinare raccontano una storia lunga 3000 anni, quando già questa terra abitata dai Messapi. Poi vennero i greci che la caratterizzarono con il glorioso mito di Falanto tanto celebrato ancor oggi.
Un domani questa nobile parte di Taranto potrà chiamarsi Taras Antiqua, coacervo di tradizioni, cultura, storia della terra e del mare.
Fare una passeggiata in carrozza per le vie di Taras Antiqua permetterà di rivivere suggestioni antiche accompagnati da una guida, con cui proseguire, al termine del tour, con la visita del centro storico a piedi.
L’andatura lenta permetterà ai turisti di godere a pieno delle meraviglia di questa parte di mondo, fotografando, assaporando profumi, colori e suoni unici.
Immaginiamo così che il tour parta dal Castello Aragonese per compiere l’intero giro dell’isola e soffermarsi negli atri di tanti palazzi costruiti intorno al 500.
Palazzo dopo palazzo, la Guida ne racconterà la storia, la famiglia di appartenenza, qualche aneddoto.
E poi, la facciata romanica di San Domenico, l’Arcivescovado, il palazzo D’Ayala Valva in un susseguirsi di stili ed epoche differenti che rispecchiano la movimentata e antica storia della città.
Via Duomo, via Cava che segna la linea di demarcazione fra i quartieri della città alta (Pittaggi del Baglio e di San Pietro) e quelli della città bassa (Pittaggi del Ponte e di Torrepenna).
Lungo queste vie, si potranno ammirare numerosissimi antichi doccioni e gocciolatoi, un tempo grondaie. A volte sono dei mascheroni di gronda seicenteschi posti al di sotto del cornicione oppure collocati sulle facciate come elementi decorativi. Alcuni di questi si potranno ammirare anche nel Museo Nazionale Archeologico di Taranto, a testimonianza della produzione artigianale tipica della città greca. Avevano la forma di animali grotteschi e mostruosi, per scacciare il malocchio. Ma non mancano quelli a forma di animali, come il leone e il grifo, ritenuti simboli di forza e coraggio.
Ci si potrà imbattere in Vico Reale, una struttura a corte tipica del mondo mediterraneo medievale, in cui si svolgeva gran parte della vita comune degli abitanti.
E, a seguire, Palazzo Latagliata, edificato per la famiglia Buffoluti intorno alla metà del Settecento, Palazzo Pantaleo e Palazzo D’Ayala Valva, Palazzo Galeota costruito nel 1728, espressione dell’architettura napoletana, la Torre dell’Orologio, Palazzo Carducci Artenisio, costruito nella metà del XVII secolo da Ludovico Carducci-Artenisio e la facciata odierna fu rifatta nel Settecento.
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