passeggiata nel borgo umbertino tra le meraviglie nascoste, i gioielli, i segreti e la storia di una città che si appresta a risalire la china
Facciamo una passeggiata virtuale tra le principali vie del borgo umbertino, con gli occhi al cielo per riscoprire uno dei volti caratteristici di Taranto, cioè quello che si è sviluppato a partire dagli ultimi anni del XIX secolo con la costruzione del suo Arsenale Militare.
Il Borgo Umbertino nacque dove un tempo era la Neapolis (città nuova) magno greca e il Municipium romano. Con la guerra greco gotica (IV sec. d.C. ) il borgo viene abbandonato, si ruralizza completamente e nuovi campi sono solo segnati da piccole cappelle con poveri segni di pietà che nascosero le bellezze antiche.
Intorno al XIV – XV sec. ci fu un interesse per questa terra: il monastero delle Clarisse (SS. Crocifisso), il lazzaretto – Carmine dove spuntano i perdoni nella Settimana Santa, il Convento di S. Antonio e di S. Francesco e dal XVIII sec. il complesso di S. Pasquale. Quest’area orientale venne così tenuta fino al ‘700, quando Monsignor Giuseppe Capecelatro (Arcivescovo) eresse la sua villa in cui raccolse tutti i reperti antichi emersi dal suolo tarantino ad altre opere d’arte.
Oggi, grazie all’archeologo Gianluca Guastella e al Fai Taranto, ve raccontiamo alcune particolarità nascoste nel borgo umbertino: si comincia con il giardino di Villa Peripato nella quale si nota la differente altezza tra gli stessi giardini e la città tutta intorno.
E’ la testimonianza del fatto che un tempo vi erano alture ed avvallamenti, poi spianati intorno all’800, determinando uno dei primi grandi scandali naturalistico.
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Si prosegue verso l’Ospedale Militare fino ad incontrare un antico luogo di culto, il Sacello Romano. È un ambiente ipogeico a cielo aperto. Era dedicato alla dea degli inferi Venere Libitina.
Il viaggio nel borgo umbertino prosegue alla volta di una Domus romana, di età tardo-repubblicana, con resti di mosaici, situata nel cortile interno di un condominio in Via Nitti 31. A tal proposito, ricordo che è finalmente tornata visitabile al Museo Mar.Ta. anche la nota Tomba degli Atleti risalente al VI-V sec. a. C., ubicata all’angolo tra Via Crispi a Via Pitagora.
L’itinerario si conclude con la visita alla piccolissima Chiesetta di San Francesco da Paola al Borgo, situata all’interno del cortile di Palazzo Cecinato in via Cavour 51. La Chiesetta risale alla seconda metà del XIX secolo e presenta tutte le caratteristiche architettoniche e decorative dello stile Neogotico.
L’interno è fittamente decorato da raffinatissimi stucchi che riprendono forme desunte dal più antico stile Gotico, soprattutto lombardo. E’ visitabile previa prenotazione al numero: 329 – 9335184.
L’ingresso è con offerta libera, devoluta interamente al restauro della struttura.
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