Un tempo adibito a carcere, l’ex Convento di Sant’Antonio comprende un’antica Chiesa, un gioiello del Gotico pugliese dedicata a Sant’Antonio da Padova
(credits photo: foto di Mino Lo Re)
L’ex Convento di Sant’Antonio fu edificato negli anni 1444-1447 per volontà di Giovanni Antonio Orsini, figlio di Raimondello, Principe di Taranto, utilizzando colonne e altri elementi architettonici di epoca romana.
Tanto il nome del fondatore quanto gli anni in cui fu costruito il convento sono documentati da tre lapidi poste all’ingresso della struttura, ultimata nel 1447 quando vi si insediarono i frati della Regolare Osservanza.
Di particolare interesse è l’antica Chiesa, un gioiello del Gotico pugliese, con le cappelle signorili tra cui emerge quella dedicata al Santo di Padova, con una statua del Principe ad altezza naturale, colto nell’atto di venerare Gesù e, accanto, Sant’Antonio da Padova.
Al piano superiore dell’ex Convento di Sant’Antonio, il Principe aveva fatto costruire due corridoi, di cui solo uno arricchito di stanze, con soffitti in legno.
Al piano terra vi erano quattro porticati, strutturati su grandi colonne che reggevano gli archi e la sequenza delle campate. Il chiostro, che prendeva vita da tali elementi, era riccamente affrescato.
La facciata monocuspide pare fosse una copia fedele di quella di San Pietro Imperiale, con un grande rosone a raggiera adorno di figure. L’interno, con pianta a croce latina, aveva un’unica grande navata, scandita da cappelle laterali, e il soffitto in legno.
Molte le opere d’arte: pareti affrescate, quadri e sculture, volute dallo stesso principe Orsini, completavano la bellezza dell’edificio, insieme a preesistenti reperti archeologici d’età magno greca.
Le varie destinazioni d’uso cui fu soggetta questa grande fabbrica religiosa, in particolare negli anni in cui fu adibita a carcere, col tempo finirono col cancellare molte tracce del suo passato ed è stata soprattutto la chiesa a farne le spese.
L’originale assetto interno dell’ex Convento di Sant’Antonio fu modificato dai Padri Osservanti e dai Padri Riformati che ne abbatterono i muri dei due dormitori e delle stanze, creando varie celle.
La struttura è ubicata nel cuore del borgo umbertino di Taranto, nei pressi dall’area verde di Villa Peripato, in via Viola, alle spalle della scuola ” XXV Luglio”.
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