Con Operazione Mato Grosso, Ginosa diventa capitale delle vacanze solidali per centinaia di persone e terra di lotta alla povertà grazie ad azioni concrete
Ancora una volta, nell’estate rovente, Ginosa diventa la capitale pugliese delle vacanze solidali.
Dal 16 al 29 agosto prossimo, più di cento volontari dell’Operazione Mato Grosso, giovani, ragazzi e famiglie, provenienti da tutta Italia si riuniranno nella “Città delle Gravine” per costruire un nuovo modo di fare solidarietà.
Con i suoi container inviati durante l’anno di viveri, materiale scolastico e sanitario, l’Operazione Mato Grosso riesce a sfamare giornalmente le oltre 90 missioni sparse tra Brasile, Equador, Perù e Bolivia. Tanti volontari in Puglia, tantissimi in Italia.
Fondata nel 1967, dal salesiano valtellinese Padre Ugo De Censi, l’Operazione da più di quaranta anni è una delle realtà di volontariato più vive ed attive sul Territorio.
In Puglia, in provincia di Taranto è presente a Ginosa.
I volontari sono impegnati a tempo pieno. Tutti si sentono coinvolti e partecipi nelle raccolte viveri, come nei campi di lavoro e di autofinanziamento, accanto ai volontari dell’ Operazione. Nelle sue missioni Padre Ugo non obbliga ad andare a messa. E non chiude la porta a nessuno, purché si abbia voglia di lavorare.
Ma “l’Operazione Mato Grosso”, non è solo aiuto, raccolta viveri; con le missioni in Perù e le oltre novanta in tutta l’America latina, l’organizzazione di Padre Ugo ha portato acqua, luce, scuole e ospedali, nelle zone più remote. Molti dei volontari pugliesi della provincia di Taranto come Michele Calabrese, Antonio Castria, Davide Notaristefano tutti di Ginosa, sono diventati sterratori, muratori, carpentieri e falegnami, ma ci sono anche medici e infermieri, con esperienze di missione che vanno da due mesi a svariati anni.
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Le scuole di falegnameria, cucito, ricamo, carpenteria e costruzioni fondate da Padre Ugo sono tutte riconosciute dal governo peruviano. Dando il pesce, s’insegna anche a pescare. L’ospedale di Chacas, è un punto di riferimento per tutto il Perù. Ma non basta, “l’Operazione Mato Grosso” è anche una realtà di fede: ragazzi, in gran parte peruviani, studiano nel seminario di Pomalluchay, nel nord del Perù.
Carità attiva e concreta dunque, ma il volontariato costa: spedire un container di circa 250 quintali, significa spendere 3600 euro circa. L’operazione Mato Grosso sta allestendo a Ginosa un campo di lavoro. I ragazzi di Padre Ugo non hanno paura del solleone, anzi.
Nessuno si risparmia, ognuno fa la sua parte. Il loro è volontariato puro. Tutto il ricavato dei campi di lavoro va ai poveri. Quando giovani e famiglie vanno in missione, dal primo all’ultimo, si pagano il viaggio di tasca propria. In Perù si producono mobili d’alto pregio esportati in tutto il mondo.
Ecco come si costruisce un’economia più equa e solidale, partendo anche da Ginosa. Ma nessuno deve essere spettatore, magari anche commosso, tutti siamo chiamati ad un gesto di carità concreta. Qui e ora.
Per chi voglia contattare l’Operazione Mato Grosso, e contribuire in qualsiasi modo si senta e ritenga opportuno, ecco i riferimenti: www.operazionematogrosso.it
Referenti sul Territorio:
Michele Calabrese: 3384417883
Davide Notaristefano: 3287163701
Antonio Castria 34076695699
Enzo Tria 3358471029
Giuseppe Dragone 3393546590 – 3466209340
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