grazie ad alcuni commercianti, la Festa della Befana quest’anno poterà nel borgo umbertino una sferzata di energia con tanto ritmo e allegria!
Ci siamo un po’ rotti di tutto sto’ mortorio che ha caratterizzato questo Natale a Taranto. Vogliamo metterci alle spalle la prossima campagna elettorale (prima ancora che cominci) e proporre una grande Festa della Befana a Taranto nostra.
Divieto assoluto di noia e tanto ritmo per una serata all’insegna dell’allegria pur in mezzo a tante parole al vento lanciate da chi ha solo voglia di far polemica.
Grazie ad alcuni commercianti di buona volontà, questa bella Festa della Befana a Taranto si svolgerà senza troppi fronzoli ma al ritmo di musiche e danze che sprigioneranno tutta l’energia di cui c’è bisogno per risvegliarci dal torpore e darci la giusta carica per ricominciare alla grande.
L’iniziativa è resa possibile da alcuni commercianti che hanno a cuore la propria città. L’elenco di questi commercianti è in continuo aggiornamento perché le adesioni si susseguono giorno dopo giorno.
Ed eccoli i commercianti di buona volontà:
- ABBIGLIAMENTO ANGELO NARDELLI VIA NITTI 39
- ABBIGLIAMENTO E ACCESSORI LEMASENI’ VIA DE CESARE 28
- ABBIGLIAMENTO BLACKOUT FASHION STORE VIA DI PALMA 36/38
- ABBIGLIAMENTO CYCLEBAND VIA DI PALMA 55
- ABBIGLIAMENTO FREEMAN VIA D’AQUINO 170
- ABBIGLIAMENTO IGNAZIO BARI VIA DE CESARE 32
- ABBIGLIAMENTO LIU JO VIA DI PALMA 152
- ABBIGLIAMENTO LOUIS VIA D’AQUINO 174
- ABBIGLIAMENTO MARTURANO 1907, PIAZZA MARIA IMMACOLATA 14
- ABBIGLIAMENTO MILITARI E CENTRO RICAMI GIACOIA VIA DI PALMA 134
- ABBIGLIAMENTO NITOR PIAZZA MARIA IMMACOLATA 9
- ABBIGLIAMENTO TRENTA VIA DI PALMA 30
- ANTICA CAFFETTERIA DEL BORGO VIA D’AQUINO 83
- BORSE E ACCESSORI LE CADEAU VIA D’AQUINO 65-89
- BORSE E ACCESSORI STAGE ACCESSORIES VIA DI PALMA 79
- CALZATURE DOCKSTEPS VIA D’AQUINO 79
- FP PARRUCCHIERI VIA BERARDI
- GIOCATTOLI FRANCESCO BARI VIA DI PALMA 3
- GIOIELLERIA RIPA VIA D’AQUINO 59
- GIOIELLERIA SPAGNOLETTI VIA DI PALMA 1
- GIOIELLERIA VERDE ORO VIA DE CESARE 39
- LIBRERIA MONDADORI VIA DE CESARE 35
- PANIFICIO D’AQUINO VIA D’AQUINO 64
- PASTICCERIA PRINCIPE VIA DE CESARE 38
- ROSTICCERIA PANIFICIO D’ORO VIA DI PALMA 74
- TABACCHI SANTAGADA VIA MAZZINI 228
- TESSUTI E CORREDI IL GIOIELLO VIA DUCA DEGLI ABRUZZI 41a
Inoltre, per l’occasione, è possibile avvalersi della straordinaria tariffa urbana A SOLE 6€/corsa grazie alla preziosa collaborazione della compagnia TAXI DUE MARI TARANTO!
Non possiamo svelarvi tutto ma sarà una grande occasione per far festa insieme a chi ha voglia di voltare pagina e lavorare seriamente per un futuro molto diverso da quello attuale. A partire dalle 17,30, la Festa della Befana a Taranto sarà una briosa passeggiata verso la voglia di fare tanto e bene, di ottimismo e positività nonostante soloni, chiacchieroni, polemici e tristi cialtroni legati a certe poltrone. Anzi, cogliamo l’occasione per ringraziare anche l’Associazione Smile per il notevole supporto fornito!
Appuntamento dunque al 6 gennaio tra via D’Aquino, piazza Maria Immacolata e via Di Palma dalle ore 17.30!
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Ed ora qualche piccola curiosità sulla Festa della Befana a Taranto (fonte: Taranto com’era): denominata Epifania, è considerata la prima “Pasqua” dell’anno solare. Una Festa cristiana che commemora “la manifestazione di Gesù Bambino” come “Messia” e l’arrivo dei Re Magi che vanno ad adorarlo portando in dono oro, incenso e mirra.
Una festa che trae origine dai rituali pagani e dalle usanze rurali, dove la dodicesima notte dopo il Natale, ossia dopo il solstizio invernale, si celebrava la morte e la rinascita della natura, attraverso la figura pagana di Madre Natura, che la notte del 6 gennaio, stanca per aver donato tutte le sue energie durante l’anno, appariva sotto forma di una vecchia e benevola strega, che volava per i cieli con una scopa.
La Befana coincide quindi, con la rappresentazione femminile dell’anno vecchio, pronta a sacrificarsi per far rinascere un nuovo periodo di prosperità.
La notte tra il 5 e il 6 gennaio è sempre stata considerata una notte magica…in cui nulla accade per caso, ogni gesto racchiude un presagio, ragione per cui è molto importante conoscere e rispettare le vecchie usanze.
Ce ne sono di piacevoli, che vedono protagonista il numero nove – simbolicamente un numero magico che triplica la perfezione del “tre” – come quella della vigilia di “chiùdere le nove vòcche” – ossia di mangiare nove cibi diversi, che servono a sfamare “le nove streghe dell’Epifania” che aiutano la Befana nel suo “giro”.
Usanza che nei tempi passati, quando la miseria era tanta e la fame di più, costava sacrificio.
Ci si privava di alcune primizie, raccolte durante l’anno, lasciandole per la Befana. Si conservavano nelle cantine al fresco i prodotti del lavoro della terra come l’uva còrnele, i melloni “a rezza”, le pumedòre “a’nzerte”, le “fiche vernèle”…e le sète (melograni)… ma anche frutti conservati come: fichi secchi – cucchiàte, sciòlte e carachìzze – , uva e cèràse sotto spirito… tutti prodotti che un tempo erano introvabili in questo periodo invernale, in cui la natura riposa prima di ritornare a regalarci i suoi frutti.
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Per il pranzo della Festa della Befana a Taranto, è usanza per molti mangiare lasagne rigorosamente fatte a casa con farina bianca, per onorare il vecchio detto:
Ci a Pàsche Befanìe no mànge lasagne,
pi tutte u’ reste de l’anne se lagne”
L’Epifania rimane ancora la festa dei bambini che attendono dolci e caramelle a premiare la loro bontà, sperando di non ricevere mai il temuto pezzo di carbone.
Gentile e benevola dispensatrice di “nucculiidde e cannaturizie” si sa dimostrare cattiva e spietata con chi non rispetta le regole. Grande il fascino che ha suscitato e suscita ancora nei bambini: l’attesa per il dono è sempre irresistibile, ma il suo arrivo genera, accanto alla curiosità, all’emozione e alla gioia, anche una punta di terrore dovuta all’eterno dubbio sulla sua duplice natura.