Una meravigliosa bambola risalente a duemila anni fa in perfette condizioni è custodita tra i tesori del Museo Archeologico di Taranto (Mar.Ta)
Quando ho visto per la prima volta questa bambola mi sono particolarmente emozionato. Non è l’oggetto in sé ad aver toccato certe corde quanto l’emozione che si rivive nell’immaginare una bambina giocare con essa in un’epoca lontana duemila anni fa.
Questa bambola custodisce il tocco delicato di una bimba, il valore di una vita condotta sino alla vigilia del suo matrimonio, e la cerimonia di offerta del balocco alla divinità che segnava la fine del rassicurante mondo dell’infanzia verso il ruolo più impegnativo di sposa e di madre.
La bambola, come d’altronde tutti i giocattoli dell’epoca, era modellata con l’argilla e riproduceva l’aspetto di fanciulle con lineamenti e fisico da adulte, spesso addirittura dotate di propri gioielli e vestiti.
La scelta assecondava un principio educativo tipico del mondo greco, secondo il quale alle bimbe veniva fornito un esempio da seguire.
A differenza di altri manufatti, molto più lavorate e preziose come la bambola d’avorio di Crepereia Tryphaena o anche quella cosiddetta della vestale Cossinia, dal volto splendidamente modellato nell’avorio, la tipologia in esposizione al Museo Archeologico di Taranto era semplice ed economica.
I piú comuni esemplari hanno il tronco e la testa fissi, mentre gli arti superiori ed inferiori erano invece snoda bili, permettendo così di poter mimare, attraverso le diverse posizioni assunte da questi, i movimenti e i gesti degli adulti.
E se le gambe o le braccia si fossero rotte era possibile il ricambio. Esistevano anche bambole in posizione fissa: sedute o nell’atto di compiere qualche azione particolare legata all’attività domestica.
E’ possibile visitare il Museo Archeologico di Taranto tutti i giorni dalle ore 8.30 alle ore 19.30. La biglietteria chiude alle 19.00. Per maggiori informazioni, telefonare allo 0994532112.
Vedi anche i Mosaici di antiche ville patrizie: www.madeintaranto.org/museo-taranto-per-ammirare-i-mosaici-terme-ville-patrizie
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