Breve intervista a Cosimo Calabrese, il noto fotografo tarantino che da anni racconta il nostro territorio con i suoi bellissimi scatti
Chi è e cosa fa Cosimo Calabrese?
Chi sono? È una domanda alla quale cerco di dare una risposta da circa 29 anni.
La mia occupazione principale, al momento, è andare in giro a prendere fotografie.
Fotografo o artista?
Fotografo.
Fotografia per caso, per passione o per lavoro?
Il primo approccio è stato piuttosto casuale, poi è arrivata la passione e infine la fotografia è diventata anche un lavoro.
Quanto del tuo talento viene espresso nell’ambito del nostro territorio? O se preferisci, quanta parte del tuo fatturato è prodotta nei confini dell’arco jonico?
Sono molto legato al territorio, anche a livello lavorativo. Direi che qui ho un buon 70% di fatturato.
Quale futuro per la tua arte?
Nonostante la crisi del mercato, negli ultimi tempi c’è un grande interesse intorno alla fotografia. Nella mia sfera di cristallo vedo un futuro ancora più roseo.
Chi sono i tuoi clienti e cosa fai per loro?
Persone con cui collaborare, scambiare opinioni e tradurre delle idee in immagini.
La parte che più ammiri di te e quella che cambieresti
Ammiro il fatto che tutte le cose, me compreso, siano in continuo cambiamento.
Cosa ne pensi del fermento che sta vivendo la città attraverso la proposizione di tanti progetti e idee?
Viviamo tempi interessanti, e credo che questo sia soltanto l’inizio.
Tarantino o spartano?
Per formazione sono lontano dalle tentazioni identitarie.
Credo che la ricchezza di un territorio sia data dall’eredità lasciata dal mescolarsi dei popoli, e da Taranto, città di mare, nei secoli, di popoli ne sono passati tanti. I segni di questo meltin pot sono ovunque, per creare una valida offerta culturale basterebbe valorizzarli.
Progetti per il futuro?
Cerco, anche se non sempre ci riesco, di vivere il presente.
E per il presente?
Quale presente? Quello che è appena passato oppure quello che sta per arrivare?
Riferimenti:
Calabrese Fotografia > sito web
Facebook > accedi
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