Finalmente piantiamo gli ulivi! Le promesse vanno sempre mantenute. La piantumazione avverrà all’ingresso della città. Entro Febbraio è prevista anche la creazione di un orto urbano
(foto di Giovanni Benedetto)
E’ di questi giorni la notizia di moltissimi incendi divampati in tutto il mondo per via delle scarse piogge e di molti altri fattori imputabili ai cambiamenti climatici in corso. Altrettanto evidenti sono le problematiche connesse allo smog, all’azione devastante dell’uomo, allo sfruttamento intenso delle risorse e allo scarso rispetto della natura. In molte città si respira un’aria densa di particelle inquinanti che vengono a fatica assorbite dai pochi alberi presenti.
Come se non bastasse, la Xylella avanza. Qualche giorno fa si è diffusa la notizia secondo cui anche nella città di Avetrana, in provincia di Taranto, alcuni ulivi ne siano stati colpiti. Secoli di storia legati al simbolo dell’agricoltura e dell’alimentazione pugliese, l’ulivo, rischiano di essere compromessi da un batterio di cui forse si sa ancora poco.
A parte le mere questioni tecniche, per le quali rimandiamo agli esperti del settore, non ci vuole un genio per capire che negli ultimi 50 anni abbiamo sottratto immense quantità di verde per far posto alla cementificazione spesso selvaggia. Il risultato è che le nostre città sono piene di auto, case, palazzi ed elevate concentrazioni di inquinanti che non vengono più assorbite data la scarsità di alberi presenti.
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Lungi da noi dal considerarci risolutori del problema. Piantiamo gli ulivi. E poi un orto urbano. E’ una goccia nell’oceano, certo. Nessuno ci ha obbligati nessuno a farlo. E’ semplicemente un gesto che mira a sensibilizzare, attirando l’attenzione sul problema e su una duplice necessità: da un lato, quella di salvaguardare le colture tradizionali e, da un altro, quella di offrire un contributo in favore dell’ambiente.
L’iniziativa è resa possibile grazie al coinvolgimento di enti pubblici quali Comune di Taranto e Camera di Commercio, di confederazioni come Confagricoltura, di banche come Banca Popolare di Puglia e Basilicata, di Banca di Taranto e, non ultimi, i commercianti di Taranto e provincia. Non tutti purtroppo. Non per cattiva volontà ma per colpa nostra. Colpa di Made in Taranto. Evidentemente, non siamo stati abbastanza bravi nel riuscire a coinvolgere tutta la città. Resta il fatto che non ci fermiamo qui. Siamo aperti, disponibili a nuove e più ampie collaborazioni. Perchè, concedeteci almeno questo, noi il pregiudizio l’abbiamo messo da parte da tempo. Per il bene dei nostri figli.
Chiunque fosse interessato ad approfondire può contattarci compilando il seguente form di contatto:
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