ancora nuove scoperte nell’Isola Madre di Taranto: il putridarium

Svelato ieri sera da Carmine De Gregorio, Presidente di “Nobilissima Taranto”, il mistero dell’ambiente al primo livello dell’Ipogeo di Palazzo Spartera

Scoperta straordinaria sull’Isola Madre di Taranto grazie allo storico Carmine De Gregorio: si tratta dell’unico putridarium finora scoperto nella nostra città.

I putridarium, attestati prevalentemente nell’ex regno delle due Sicilie fra il XVI ed il XVIII fino agli inizi dell’ottocento, erano ambienti sotterranei sotto le chiese o i conventi, in cui i cadaveri di frati o anche di personaggi della nobiltà venivano collocati entro delle nicchie lungo le pareti, seduti su appositi sedili-colatoio muniti di un foro centrale e di un vano sottostante per il deflusso e la raccolta di liquidi e dei resti in via di decomposizione.

Una volta terminato il processo di putrefazione dei corpi, le ossa venivano raccolte, lavate e trasferite negli ossari.

La straordinaria importanza della scoperta di questi putridarium (anche rispetto ad altri ambienti similari presenti prevalentemente in Sicilia e in area napoletana) è che nell’ipogeo di di Palazzo Spartera è presente anche il grande lavatoio dove si lavavano le ossa.

Il sito insiste in tutta la sua estensione di oltre 800 mq, sotto la Chiesa di Santa Maria del Porto e del Convento degli Olivetani.

(Testi e foto di Marisa De Gregorio)

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foto di Marisa De Gregorio
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