Valentina De Palma: l’architetto personal chef Made in Taranto !

Intervista a Valentina De Palma, l’architetto e Personal Chef che, con la sua cucina, fa di tutto per ridisegnare un futuro migliore per tutti, anche per i suoi figli

Valentina De Palma, chef e titolare di una scuola di cucina. Presentati meglio di come ho fatto io.
Ho quasi 45 anni, sono un architetto che ha lasciato la sua professione per dedicarsi anima & mestoli alla cucina. Organizzo catering/gourmet, corsi di cucina per adulti e bambini, ho partecipato a trasmissioni su Gambero Rosso, La7 e Telenorba. Inoltre ho collaborato come redattrice della rubrica culinaria con vari magazine EVA mese, Bella, Wemag e last but not least opero nel sociale tenendo corsi di cucina per i detenuti del carcere di Taranto.

Oltre che Chef, sei anche un architetto. Se rinascessi cosa sceglieresti di fare tra le due cose?
Chissà forse mi inventerei un altro mestiere! A parte gli scherzi non ho dubbi su due cose : la cucina e la mia famiglia, fare la mamma è sicuramente la mia attività prevalente visto che ho 3 figli maschi dai 20 ai 4 anni…

Valentina De PalmaSe potessi riavvolgere il nastro, come sarebbe la tua vita rispetto ad oggi?
Cambierei pochissimo, forse mi sarebbe piaciuto capire prima la mia vera passione e di conseguenza aver potuto fare dei percorsi professionali diversi. Non rinnego nulla, tutto serve, il mio anno sabbatico a Londra, gli studi come architetto, la libera professione, le esperienze televisive, la mia passione per il cinema, il tuo background viene fuori e caratterizza e arricchisce la tua professionalità.

Di cose ne fai davvero tante. Dove vuoi arrivare?
Mi piacerebbe avere uno spazio tutto mio, il mio Gustodivino, io ed il mio braccio destro Rosaria, mamma come me di 3 figli, siamo cresciute moltissimo ed appoggiarci in altre strutture comincia ad essere pesante. Vorrei mettermi alla prova con una ristorazione di qualità dove poter cucinare e far sognare i mie clienti attraverso i mie piatti quotidianamente.

Ora di cosa ti stai occupando in particolare?
Catering per piccoli e grandi eventi, quest’estate abbiamo curato il catering di un matrimonio su una barca, eventi culturali come Donna a Sud, il mio 4° figlio Cinegusto, corsi di cucina per bambini ed in programma due corsi di cucina con grandi chef nazionali ed internazionali. A breve spero di ricominciare le lezione con i detenuti della Casa Circondariale di Taranto, esperienza che dal punto di vista umano mi ha dato tantissimo.

Quali progetti per i prossimi 10 anni?
Aprire una sede di Gustodivino a Londra !

Sappiamo che spesso sei divisa tra Londra e Taranto, cosa ti allontana e cosa ti avvicina da/a queste due città?
Londra ha significato molto per me, nel mio anno sabbatico da Taranto e l’architettura, in quella incredibile città ho perso il lavoro come architetto, era il 2008 anno del credit cruch, ho cominciato quindi a cucinare per le mie amiche inglesi e francesi: cene d’affari, piccoli catering per comunioni e feste private tra Chelsea e Fulham.
Londra mi ha accolta con i suoi parchi meravigliosi, i musei, scuole da sogno per i miei figli, cultura e servizi che ancora non riesco a dimenticare. Amici inglesi ed italiani il cui affetto è immutato dopo 6 anni. Era tutto più facile, anche il lavoro da personal chef. Devo dire che ci tornerei immediatamente e che è un posto che mi manca molto e dove mi sento a casa. Difficile tornarci soprattutto perché la vita è molto cara, forse questo è l’unico motivo di allontanamento.
Taranto, beh qui è tutto più complicato, faccio fatica a convivere con i suoi grossi problemi sociali e legati alla salute. E’ molto più difficile anche portare avanti i progetti lavorativi e culturali ma allo stesso tempo questo è uno stimolo a fare meglio, andare avanti e cercare con il mio modestissimo contributo di far crescere il mio territorio e riempirlo di idee ed iniziative. Lo faccio per me ma soprattutto per i miei figli.
Credo che se si decide di rimanere o non si può andare via, l’unica alternativa è rimboccarsi le maniche e lavorare. Fare a volte ti sottopone a critiche e giudizi, altre volte a commettere errori, ma “non fare” e criticare guardando l’operato degli altri credo sia molto peggio e decisamente distruttivo.

Com’è nata questo tuo grande amore per la cucina?
La cucina è sempre stata una mia grande passione che coltivavo parallelamente al lavoro di architetto. La mia nonna paterna era una cuoca sopraffina oltre che il collante della famiglia che si riuniva spesso intorno alla tavola, sicuramente è li che ho mosso i primi passi in cucina. Fare la cuoca mi fa sentire più realizzata e felice e cosa importante mi diverte molto di più.

Dove trovi il tempo per fare anche la mamma?
Faccio l’equilibrista, la giocoliera che lancia in aria più palle contemporaneamente, come tutte le mamme del mondo abituate a lavorare fuori e dentro la famiglia. Faticoso ma non impossibile.

Cosa fai per essere felice?
Cerco di essere me stessa al cento per cento, facendo le cose che mi piacciono e dedicandomi alle mie passioni. Se una persona è soddisfatta di se questo non può che rendere felici anche tutti quelli che le stanno intorno.

Cosa ti manca ancora per sentirti realizzata in pieno?
Mah, alla realizzazione piena chissà se ci si arriva nella vita, ci sono giorni che mi sento completamente realizzata e serena, altri che sono inquieta e in cui credo che una sola vita non basti per imparare e crescere umanamente e professionalmente.

Quanto sono stati ripagati fino ad ora i tuoi sforzi?
Molto, mi sento fortunata per i piccoli traguardi professionali che ho raggiunto grazie alla mia determinazione e passione ed alla seconda possibilità che la vita mi ha concesso.

Chi o cosa devi ringraziare oggi per essere quello che sei?
Me stessa per il coraggio di non accontentarsi e di cercare la propria realizzazione , la mia famiglia e mio marito che mi hanno sostenuta e le mie amiche, quelle vere, che hanno sempre creduto in me.

Cosa la gente non ha capito di te?
Forse alcuni, spero pochi, non capiscono quanto dietro a questo mio cambiamento di vita e lavoro ci sia solo la voglia di migliorarmi e di essere felice ed appagata.

Quale parte di te vorresti far emergere più di tutte?
La passione , la forza e l’entusiasmo di non fermarsi al primo gradino ma di arrivare in cima alla scala.

Riferimenti:
www.ilgustodivino.com (in rifacimento)
Facebook: Valentina De Palma
twitter: @ilgustodivino
instagram: gustodivinochef

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