M’è dolce questo mare d’inverno che, da San Vito a Salina dei Monaci, estasia con i suoi colori, profumi, le fantastiche dune e gli indimenticabili tramonti
D’estate, troppo affollato per goderne appieno.
Intenso, con i suoi toni accesi dell’acqua che ristora, d’estate lo si gode solo in parte, tanta è la gente che vi si riversa per un bagno caraibico, da soli, con gli amici o con tutta la famiglia.
Ma d’inverno, questo mare è tutta un’altra cosa.
Il mare di Taranto è lo spettacolo che ti sorprende con i suoi colori cangianti, a seconda dell’ora e del momento.
E’ una favola, una poesia di verde e d’azzurro che si racconta ogni giorno mai uguale.
Il mare d’inverno a Taranto è un racconto che sfiora il mito.
Da San Vito a Marina di Lizzano, da Torre Ovo a Campomarino ed oltre ancora, la magia di questo mare regala sempre emozioni, forse uniche, forse inenarrabili.
Eh si, perché non è solo un fatto di bellezza.
Il mare d’inverno qui è un canto delle sirene, è un concerto di onde che inseguono cieli mai grigi, è un riverbero di tonalità dello smeraldo e del rubino insieme, quand’è il momento del tramonto.
Tu stupisce quand’è calmo, ti esalta quand’è mosso.
Ti rapisce quand’è sera, ti ammalia quand’è il tramonto, ti estasia quand’è l’alba.
Ad ogni ora, è quello che è, quello che senti, quello che vedi.
Avvolgente, maestoso, favoloso.
E non è solo mare.
E’ anche dune, macchia mediterranea estesa, natura che si riprende dopo il passaggio poco tenero dell’uomo ignorante e presuntuoso quando la calpesta con il suo cemento e il suo petrolio.
Ne consigliamo la visita in cinque posti in particolare: Marina di Pulsano (Saturo), Marina di Lizzano (nei pressi della cosiddetta Torre Sgarrata), Piri Piri, dune di Campomarino, Salina dei Monaci. Cinque angoli di struggente splendore per cinque desideri: rispettivamente, desiderio di rivivere il Mito, di libertà, di un pizzico di romanticismo, di bealtà ordinata e di pace.
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