Continuiamo imperterriti a promuovere l’idea di un Natale a Taranto che riparte dalle sue tradizioni e dalle sue genti
Quest’anno torniamo nuovamente alla carica con la proposta di un Natale a Taranto all’insegna delle tradizioni locali.
Così ci siamo lasciati ispirare dalle suggestive immagini di Sanari-sur-mer (in Provenza). Ma anche di Alghero, città sarda anch’essa sul mare: qui l’anno scorso le sue aree pedonali si sono riempite di barche, di concerti e spettacoli sul mare.
Mentre qui spesso si rasenta il pacchiano style o la raffo Christmas, altrove conquistano i turisti con originalità e soprattutto stile!
Non che i tarantini non ne siano capaci, ma a volte è meglio stare in guardia.
Non si sa mai.
E allora che si propone per il prossimo Natale a Taranto?
Come tutti sanno, il Comune di Taranto contare sui cosiddetti Distretti urbani del Commercio per finanziare le attività legate al Commercio e per rianimarne le vie.
I cosiddetti DUC (questo è l’acronimo dei Distretti urbani del Commercio) sono nati con una dotazione finanziaria che attualmente ammonta a 500mila euro, ma che è destinata ad aumentare.
Il compito dei Duc è quello di valorizzare le aree urbane, favorire l’interrelazione tra commercio, turismo, servizi, agevolare la collaborazione tra comuni.
Si tratta di uno strumento innovativo di programmazione, riqualificazione e rilancio delle dinamiche commerciali.
Avvalendosi di questi strumenti, i commercianti possono finalmente dare sfogo alla propria creatività!
La proposta in dettaglio
Guardando la foto del Natale ad Alghero e sentendo alcuni amici, credo non sia difficile per organizzare qualcosa di simile nella bella piazza Maria Immacolata, ad esempio.
Si potrebbe cominciare dalla Città Vecchia, come descritto nell’articolo che trovi QUI …
Avrei pensato ad esempio ai gozzi dei Vogatori Taras che, sapientemente allestite, potrebbero richiamare le nostre radici storiche, visto che se ne parla tanto.
In accordo con i pescatori, potremmo poi organizzare una cosa simile anche sulla via Garibaldi e proporre ai turisti dei giri turistici a bordo dei pescherecci.
Immancabile sull’Isola Madre dovrebbe essere la filodiffusione che trasmette canzoni natalizie in diverse lingue.
E poi lecci e ulivi potrebbero decorare gli ingressi degli ipogei.
Gli stessi alberi, magari illuminati con qualche lucetta bianca e sapientemente addobbati, potrebbero essere installati tra i negozi del borgo umbertino, al posto delle scontatissime luminarie da Luna Park.
Si potrebbe poi chiedere la collaborazione dei tanti artisti tarantini – presenti in città con varie associazioni – al fine di organizzare danze, piccoli spettacoli e momenti culturali diffusi in varie aree del borgo dal 18 dicembre fino al 6 gennaio.
La classica slitta di Babbo Natale potrebbe aggirarsi tra le principali vie del Borgo per portare i doni ai bambini mentre una serie di concerti in Cattedrale potrebbero scaldare l’atmosfera con i brani del Natale tarantino.
Con l’Orchestra del Taranto Opera Festival si potrebbe festeggiare insieme il Capodanno, in concomitanza di cori Gospel, mercatini artigianali dei prodotti tipici Made in Taranto e iniziative di solidarietà sull’Isola Madre.
Lo spettacolo pirotecnico non dovrebbe mancare almeno nel passaggio al nuovo anno.
E infine piccoli spettacoli legati alle tradizioni della Tarànta completerebbe il quadro di un Natale tarantino all’insegna del recupero delle nostre tradizioni.
Tra qualche giorno invieremo una proposta corredata di un piano all’assessore Fabiano Marti, con la speranza che possa coglierne lo spirito e concretizzarlo!
Incrociamo le dita! (credits photo: Alessandra Arras)
credits photo: Alessandra Arras