Ponte di Pietra (o di Porta Napoli), dove si uniscono le acque più pescose

Sotto al Ponte di Pietra, le acque dei due mari di Taranto si abbracciano in un’avventura di vita, per questo considerate tra le più pescose

Il Ponte di Pietra, detto anche di Porta Napoli, dedicato a Sant’Egidio, fu costruito nel 1883, dopo che un’alluvione distrusse il ponte di sette arcate presente dal X secolo.

Qui un tempo si pescava abbondantemente per il presunto incontro fortunato di correnti generato dall’unione dei due mari (Mar Piccolo e Mar Grande). Si pescavano prelibatezze nostrane quali: triglie, gamberi, anguille, spigole e granchi.

Ringraziamo Andrea Pappacogli per la foto meravigliosa che ne esalta la particolare bellezza.

Secondo i racconti, il mare si elevò per circa tre metri entrando in tutte le case della città vecchia e facendo crollare il ponte.

L’antico ponte si estendeva secondo un asse diverso da quello attuale, e al fine di proteggere la città dalle frequenti incursioni, fu fortificato nel 1404 con la costruzione della torre di Raimondello sull’attuale piazza Fontana e della “Cittadella“, un grosso mastio quadrato cinto di mura e fiancheggiato da due torrioni.

Di tutto questo oggi non c’è più nulla perché, come al solito, l’impeto distruttivo e di pseudo modernizzazione ha sempre avuto il sopravvento sulla ragione, per cui della torre e della cittadella oggi non abbiamo più nulla.

Rimangono solo tracce delle antiche fortificazioni.

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