Ripercorriamo le strade, i templi e gli edifici della bella Taranto nel 706 a.C attraverso gli occhi del Prof. Marco Mellace
Immagina di fare un viaggio indietro nel tempo, fino a ripercorrere la città di Taranto nel 706 a.C.. Ma invece di affidarti all’immaginazione, oggi puoi esplorare questo affascinante capitolo della storia attraverso gli studi e le ricerche del Prof. Marco Mellace, un esperto che ha cercato di gettare luce sulle origini dell’antica Taras.
Ne avevamo già parlato QUI.
Ora il prof Mellace ci ha regalato una nuova ricostruzione.
La Visione del Prof. Marco Mellace:
Il Prof. Marco Mellace è un noto archeologo e storico che ha dedicato gran parte della sua carriera a studiare l’antica Taranto. Secondo le sue ricerche, nel 706 a.C., Taranto era molto più di una semplice colonia greca; era un’ambiziosa città-stato in crescita.
La Struttura Urbana Avanzata:
Secondo il Prof. Mellace, Taranto aveva una struttura urbana avanzata per l’epoca. Le strade erano ben pianificate, con edifici in pietra e mattoni, dimostrando un alto grado di pianificazione urbanistica. Questa città presentava una visione del futuro e una capacità di adattamento sorprendenti.
Il Ruolo Commerciale:
Uno degli aspetti che il Prof. Mellace sottolinea è il ruolo di Taranto come centro commerciale del Mediterraneo. Grazie alla sua posizione privilegiata sulla costa ionica, la città aveva un porto naturale che la rendeva ideale per il commercio marittimo. Le merci arrivavano e partivano da Taranto, contribuendo alla crescita economica della città.
Cultura e Contatti Internazionali:
Il Prof. Mellace suggerisce che Taranto fosse un luogo di incontri culturali e contatti internazionali. Questa città accoglieva persone provenienti da diverse parti del Mediterraneo, creando una miscela di culture, idee e tradizioni.
L’Impatto sul Mediterraneo:
Le ricerche del Prof. Mellace ci invitano a riconsiderare il ruolo di Taranto nell’antichità. Questa città non era solo una colonia greca, ma un centro urbano sofisticato con una prospettiva ambiziosa. Il suo impatto sul futuro della regione e sulla storia mediterranea è innegabile.
Conclusioni:
Esplorare Taranto nel 706 a.C. attraverso gli occhi del Prof. Marco Mellace ci consente di apprezzare la complessità e l’importanza di questa città antica. Le sue ricerche ci invitano a riconsiderare la storia e l’eredità di Taranto e a scoprire quanto sia ricco il nostro passato. Taranto, anche allora, era molto più di quello che potevamo immaginare.
Scrive il prof Marco Mellace: “Un viaggio nel quale attraverso questo cantiere aperto sto tentando in collaborazione con appassionati ed esperti a dare un volto a Taranto greca, i miglioramenti sono sempre maggiori e partono su una solida base di partenza” “Per questa revisione di Taras 2023 con il supporto di Saverio Max De Florio sulle ricerche, ho creato una colonna davanti allo zeus, che ho ricreato in maniera differente secondo gli esperti qui, più vicino alla realtà storica. Inoltre la ricostruzione si allinea anche alle nuove teorie che sostengono il fatto che il tempio di Piazza Castello fosse dedicato ad Afrodite e di conseguenza ho cambiato l’attribuzione e siamo venuti a conoscenza dell’esistenza di una seconda statua “Afrodite armata” all’interno del tempio che è il più antico tempio dorico della Magna Grecia. Afrodite armata è inoltre una delle figure che compare nell’altare di Copenaghen che ho restaurato in 3d e il restauro è visibile in un altro video. l’Altare, come la dea di Taranto è un altro importante reperto proveniente da Taranto greca”.
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