3 protocolli d’intesa siglati tra Fondazione Slow Food, Cnr e Soprintendenza lanciano la cozza tarantina verso un nuovo futuro di tutela e valorizzazione
La cozza tarantina diventerà presidio Slow Food che avrà l’obiettivo di promuoverne bio-diversità, genuinità e qualità.
La firma del protocollo d’intesa tra il Comune di Taranto, Fondazione Slow Food, Soprintendenza ai beni Artistici e Paesaggistici di Taranto, Brindisi e Lecce e Cnr ne garantirà l’esecutività.
Il progetto di valorizzazione della cozza tarantina include anche interventi di miglioramento dell’accessibilità e della viabilità della costa del Mar Piccolo, la riappropriazione degli spazi presenti nel sedime del 65° Deposito, l’eliminazione di detrattori paesaggistici lungo la costa, la piantumazione di specie arboree e il recupero delle antiche tradizioni della mitilicoltura nel Mar Piccolo.
La cozza tarantina è famosa per le sue peculiarità di essere grossa e profumata e per il gusto dolce dovuto alla mitigazione della salinità delle acque grazie alla presenza dei citri, sorgenti di origine carsica, che, a 60 metri di profondità nel Mar Piccolo, immettono acqua non salata ideale per l’accrescimento dei mitili.
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