Taranto tra cent’anni potrebbe essere così se lo volessimo

Taranto fra cent’anni. Abbiamo provato a sognare per regalarvi la nostra visione di futuro, affinché la condividiate e la sviluppiate insieme a noi

Taranto è la città con più opportunità di sviluppo al mondo, considerate le numerose criticità che, con un po’ di coraggio e intelligenza, potrebbero trasformarsi in enormi opportunità.

Si pensi al fatto che l’attuale peso economico-sociale e ambientale dei complessi industriali è diventato un modello insostenibile per tutti. E che la presenza di nuove e diffuse tecnologie in fatto di produzione di energia da fonti rinnovabili sta dimostrando che l’era dei carburanti fossili è solo un brutto ricordo del passato.

Se guardiamo al fatto che, ad esempio, la masseria della famiglia Cassese (Grottaglie) è completamente autonoma dal punto di vista energetico grazie ad uno sfruttamento intelligente degli scarti organici e al ri-utilizzo delle risorse da agricoltura biologica, potremmo applicare lo stesso metodo alla nostra città.

Taranto fra dieci anni. L’Ilva e l’Eni potrebbero essere trasformate in mega Bioraffinerie in grado di produrre energia e biogas per alimentare città e auto. La Bioraffineria, come testimonia il metodo applicato nella masseria Cassese, non produce inquinamento nè in aria nè in mare nè in terra.

Attorno alla gestione di queste mega centrali si potrebbero generare migliaia di posti di lavoro mediante la creazione di aziende specializzate nella produzione, catalogazione e gestione degli scarti organici.

Si pensi inoltre a quante nuove aziende potrebbero nascere attorno alla questione delle bonifiche dei terreni contaminati dalle diossine. Ed ancora si immagini, quante ricadute potrebbero esserci sul fronte del turismo ispirato all’autonomia energetica di interi territori.

Taranto fra cent’anni noi ce lo immaginiamo così:

  1. Automobili Made in Taranto
    Le auto saranno protagoniste e verranno completamente alimentate a biogas; a Taranto nasceranno nuove industrie capaci di generare automobili che si guidano da sole ed ognuna di esse verrà prodotta con materiali derivanti dal ri-utilizzo dei rifiuti;
  2. Aree territoriali di sperimentazione
    Molte aree urbane verranno completamente chiuse al traffico e destinate ad usi di sperimentazione finalizzata all’introduzione di nuove forme di intrattenimento al fine di verificarne l’attrattività sul fronte della qualità della vita e dello sviluppo sociale.
  3. Community e laboratori urbani digitali
    Come nel caso delle cene in bianco o degli eventi live di Ingress (popolare videogioco di realtà aumentata), stiamo assistendo ad un nuovo epocale cambiamento al cui centro vi è il forte bisogno di esperienze sensoriali e fisiche che si traduce nel desiderio di condividere un momento di comunità così come è stato dimostrato con EXPO. Anche a Taranto, cresceranno in modo esponenziale gli eventi di comunità organizzate in modo informale; è qui che l’ingegno creativo darà luogo a nuove forme d’arte e di espressione capaci di attirare turisti e curiosi. Le principali aree urbane si trasformeranno in palestre, cinema, luoghi per fare yoga, praticare sport ed esprimere l’arte in tutte le sue declinazioni.
  4. Mar Piccolo sede permanente di sport, cultura e benessere
    Mar Piccolo diventerà una laguna sul modello veneziano con le barche di pescatori intente ad accompagnare i turisti in un’oasi di pace e tranquillità completamente immersa nella natura; su tutta l’estensione delle coste, vi saranno aree distinte, ciascuna delle quali sarà dedicata ad una delle numerose discipline sportive (tiro con l’arco, salto in alto, tennis, beach volley, arti marziali, ecc).
  5. Città Vecchia sarà Isola Pedonale e si chiamerà Taras Antiqua
    Sarà il cuore pulsante della sharing economy, perché qui sarà possibile scegliere tra innumerevoli forme di utilizzo di mezzi destinati alla condivisione di idee, logistica, risorse umane, risorse materiali ultra tecnologiche in grado di rivoluzionare il modo di essere e di lavorare. In questo luogo, si potrà accedere solo attraverso mezzi nautici o, grazie al piccolo ponte, a piedi. Qui tornerà a svilupparsi il commercio a seguito di una imponente opera di valorizzazione urbanistica che impone ai privati di riqualificare o, in mancanza di risorse, di vendere al migliore offerente.
  6. Le aree industriali convertite in Bioraffinerie
    La città e la provincia saranno alimentate con energia da fonti rinnovabili; saranno energeticamente indipendenti grazie a due mega Bioraffinerie che smaltiranno tutto l’organico prodotto mediante apparati che ne indurranno la fermentazione; quest’ultima produrrà anche energia termica per il riscaldamento.
  7. Il Golfo di Taranto diventerà patrimonio de Le Terre dei Delfini
    Da Gallipoli a Sibari, il Golfo di Taranto sarà area protetta, all’interno della quale verranno creati speciali corridoi iper-controllati per il passaggio di mercantili e navi da crociera. Su tutto l’arco jonico verranno finalmente valorizzati gli oltre 61 siti di interesse naturalistico ove verranno condotte ricerche mondiali sul ripristino delle condizioni biologiche a seguito della massiccia impronta lasciata dall’uomo dopo decenni di industrializzazione e consumo di suolo.
  8. Foreste urbane e Bio Parchi avventura diffusi
    Decenni di industria pesante hanno compromesso i suoli e contaminato le falde; con l’adozione di foreste urbane, il volto di Taranto cambierà totalmente ospitando le maggiori specie verdi del mediterraneo capaci di assorbire le diossine e i metalli pesanti accumulatesi nel tempo. Le periferie saranno de-cementificate e sede di immense foreste urbane.
  9. Il nuovo volto dei principali 4 borghi urbani
    Taranto sarà trasformata in un’oasi di tecnologia, verde e approdi per piccole e grandi navi; tutto il suo attuale assetto urbanistico verrà soppiantato da un nuovo sviluppo verticale, per cui tutto l’attuale tessuto urbano fatto di case e palazzi sarà soppiantato da grattacieli ultra moderni con appartamenti dotati di tutti i comfort. Il borgo umbertino verrà restituito agli originari splendori e verrà privato di tutti gli orrori in fatto di edilità non compatibile con la storia.
  10. Il Waterfront
    Il Lungomare sarà allargato all’attuale arteria stradale al fine di creare un enorme waterfront destinato alla creazione di orti urbani, teatri, cinema, palestre, alberghi, centri benessere, spazi dedicati ad attività ludiche, associative, culturali.
  11. La provincia jonica
    I paesi della provincia jonica diventeranno la nuova sede delle migliaia di tarantini che hanno venduto la propria casa grazie agli incentivi introdotti dalla Comunità. Qui la vita sarà a misura d’uomo e di bambino. I paesi verranno rivoluzionati in funzione delle proprie radici e ne verranno recuperate le zone storiche. Al di fuori di queste ultime, un piano rivoluzionario urbano li trasformerà in oasi di benessere e vita tranquilla per i suoi abitanti che vivranno in appartamenti dotati di ogni comfort.
  12. Mobilità sostenibile
    Gli spostamenti saranno garantiti da mezzi pubblici e dispositivi di car sharing alimentati tutti a biogas.

Questo è il nostro sogno, la nostra visione di Taranto fra cent’anni.

Il futuro è già tra noi. Il futuro sarà determinato dai nostri pensieri. E crediamo che sogni come quello che vi abbiamo raccontato possano trasformarsi in realtà se solo riuscissimo a far convergere le forze sociali nel segno della Rinascita politica e sociale.

Taranto fra cent’anni. Non abbiamo ragione per credere in un futuro differente da quello che vi abbiamo raccontato. Non foss’altro perché quello che ci siamo lasciati dietro è un’eredità pesante fatta di inquinamento a tutti i livelli. Oggi il lavoro manca e lo Stato è come se non esistesse. Siamo piombati nel caos più totale.

Abbiamo bisogno di ripensare al futuro con gli occhi di un bambino.

Quegli stessi occhi che abbiamo dimenticato nel momento in cui abbiamo sostituito il cemento con la terra, la diossina con l’aria pura, il petrolio con l’acqua e la plastica con l’argilla.

Appuntamento a Taranto fra cent’anni!

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fonte: www.iesbiogas.it
fonte: www.iesbiogas.it

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