Isola della Scienza e parco scientifico e tecnologico del mare alle Isole Cheradi

isola della scienza

La proposta è della Fondazione Michelagnoli, fondata nel 1989 da Comune di Taranto, provincia di Taranto, Selex – Sistemi Integrati S.p.A. (già Alenia Marconi Systems S.p.A.), Banca Popolare di Puglia e Basilicata.

A Taranto molti anni fa si costituì la Fondazione Michelagnoli che ha dato vita a varie proposte progettuali, tra queste vi è quella dell’ Isola della Scienza alle Cheradi e del parco scientifico e tecnologico del Mare.

La Fondazione, nata nel 1989 dalla passione e dall’impegno del Comandante Carmelo Maggio, Capitano di Vascello in riserva della Marina Militare e Direttore Generale,  è costituita da biologi, subacquei, ingegneri, marinai e uomini di mare, ricercatori e studenti, tutti animati da un sentimento comune: l’amore per il mare.

La fondazione è dedicata all’Ammiraglio di Squadra Alessandro Michelagnoli, illustre tarantino, Capo di Stato Maggiore della Marina negli anni ’60.

Tra i soci fondatori vi è anche il Comune di Taranto, la provincia di Taranto, Selex – Sistemi Integrati S.p.A. (già Alenia Marconi Systems S.p.A.), Banca Popolare di Puglia e Basilicata.

Vi è dunque l’idea progettuale del Parco scientifico e tecnologico del Mare (sostenuta da SELEX – Sistemi Integrati S.p.A. (già ALENIA MARCONI SYSTEMS) e da SSI-Software Space Italia).  Il Tecnoparco sarà articolato in tre Centri :

  • Centro di Formazione per l’organizzazione delle attività formative;
  • Centro di Ricerca;
  • Centro di Rappresentazione per rappresentare l’evoluzione delle tecnologie impiegate dall’uomo sul mare.

Altre informazioni sono presenti qui.

Il progetto Isola della Scienza sulle Isole Cheradi prevede la creazione di un turismo culturale responsabile basato sulla conservazione e sulla valorizzazione del patrimonio di cui l’isola è ricca e costituisce una leva per conseguire un reale sviluppo socio-economico con prospettive di lavoro anche per laureati, diplomati e tecnici specializzati che non sarebbero costretti a portare altrove il proprio talento.

Isola di San Paolo
Isola di San Paolo

Villaggi turistici, grandi alberghi, casinò: tutti progetti interessanti dal punto di vista della promozione turistica ma che offrono alla città la promessa di pochi posti di lavoro: camerieri, giardinieri o portieri; non garantiscono cioè la necessaria gestione equilibrata del territorio e dell’ambiente con l’ulteriore svantaggio di un incremento della antropizzazione incontrollata anche sulle isole, oltre che sulle coste.

La proposta di un’ Isola della Scienza sulle Isole Cheradi punterebbe innanzitutto a valorizzare la bella, aspra e rocciosa isola di San Paolo, ricca di testimonianze e di storia della natura e degli uomini a seguito immediato della ipotizzata dismissione da parte della Marina Militare.

E ci sarebbe già tanto da valorizzare: dai rari fossili alla flora ed alla fauna marina e terrestre; dalle testimonianze delle popolazioni che le hanno abitate alle strutture architettoniche antiche ancora presenti e facilmente recuperabili; dallo studio dei miti e delle leggende alle opere letterarie e poetiche che ha ispirato unita indissolubilmente all’isola di San Pietro, nel mitico nome di Cheradi.

Il progetto punta inoltre a sviluppare iniziative connesse alle potenzialità naturali messe a disposizione dalla stessa isola: attività velistiche, formazione di docenti e di studenti (biologi, geologi, archeologi, ingegneri, guide ecologiche, ecc) quali operatori specializzati nelle riprese video e fotografiche del mondo sommerso, indispensabile per favorire lo studio, la conoscenza e l’amore per il mare.

Prevede poi il restauro del forte ottocentesco (Forte Laclos), austero, architettonicamente affascinante, esteso circa 6.000 mq, la cui utilizzazione potrebbe essere quella di organizzarvi una mostra permanente sull’ambiente e sulla marineria. 

Un’idea potrebbe essere quella di riportarlo alle condizioni originali anche con simulatori di ambiente e modelli (armi, arredamento, manichini con divide antiche, ecc.).

Forte ottocentesco
Forte Laclos . Isola di San Paolo (Taranto)

Il progetto è finalizzato anche a realizzare un laboratorio operativo di ricerca multidisciplinare ed a sviluppare sperimentazioni in settori innovativi pertinenti quali l’energia eolica, l’energia solare e le telecomunicazioni; infine, sfruttando il fatto che verso Sud vi è l’aperto Mare Jonio, prevedere la esecuzione di prove e di sperimentazioni nei settori delle tecniche radar di avanguardia e dell’elettroacustica.

L’isola di San Paolo potrebbe divenire l’isola della scienza, del progresso, della tecnica, dello studio, della ricerca.

Poiché l’utilizzazione dell’isola deve puntare a sollecitare interessi diffusi non solo locali per attirare investimenti produttivi ed innovativi.

FINALITA’ DEL PROGETTO 

  • il risanamento e la protezione ambientale dell’area marina interessata, con particolare riferimento alla tutela ed alla valorizzazione delle risorse biologiche ed al ripopolamento ittico della zona;
  • la diffusione della conoscenza della ecologia e della biologia degli ambienti marini e delle peculiari caratteristiche geologiche e geomorfologiche del sistema mare-coste-isole;
  • lo svolgimento dei programmi di carattere divulgativo-educativo per il miglioramento della cultura globale del mare;
  • l’effettuazione di programmi di ricerca scientifica nei settori della biologia marina, della geologia, della tutela e del risanamento ambientale, tramite anche il monitoraggio delle condizioni ambientali della zona;
  • la realizzazione di una mostra permanente relativa al mondo del mare e della marineria;
  • l’allestimento di un laboratorio multidisciplinare nei vari settori attinenti alle tecnologie marine, punto di riferimento e di impiego “sul campo” sia delle Università tarantine e del Politecnico, che dell’Istituto Sperimentale Talassografico che dell’Industria aderente all’iniziativa;
  • la promozione di sperimentazioni nel settore di tecnologie marine di avanguardia volte ad individuare prodotti o processi utili per perseguire uno sviluppo socio-economico sostenibile.

Informazioni precise e circostanziate sono presenti sul sito web della fondazione Michelagnoli.

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