La dolce tradizione tarantina della Pecorella pasquale

La pecorella pasquale tarantina è una tradizione antica della religione cristiana che ritorna in occasione della Settimana Santa

La pecorella pasquale tarantina è una tradizione antica della religione cristiana che ritorna in occasione della Settimana Santa

A Taranto, la Pasqua non è solo colombe e uova di cioccolato.
C’è un simbolo che sa di casa, di festa, di affetto e di fede: la pecorella di pasta di mandorle, uno dei dolci più rappresentativi della tradizione pasquale del Sud Italia – e in particolare della nostra città.

Chiunque sia cresciuto qui lo sa: prima ancora di mangiarla, la pecorella si ammira. Si guarda con attenzione, si tocca con delicatezza, si lascia in bella mostra sul tavolo o sulla credenza di casa, come se fosse un piccolo presepe dolce. Un oggetto di devozione, quasi.

La pecorella rappresenta Gesù, l’Agnello di Dio, simbolo di innocenza, sacrificio e redenzione. Viene realizzata con pasta di mandorle lavorata a mano, spesso decorata con cacao, confettini, ovetti e un’immancabile bandierina rossa con la croce dorata, segno di vittoria della vita sulla morte.

Ogni dettaglio è simbolico:

– La posa della pecora, che guarda avanti con dolcezza e serenità.
– Il piattino dorato, che le dà risalto.
– Gli ovetti decorati attorno, segni di abbondanza e rinascita.

Un tempo veniva preparata a mano in casa; oggi si trova nelle pasticcerie artigianali che ancora custodiscono questa tradizione, ma in molte famiglie c’è ancora chi la fa da sé, con amore e devozione.

Per molti di noi, la pecorella pasquale non si mangiava subito.
Restava lì, intatta, quasi fosse troppo bella per essere toccata. Poi, magari il giorno di Pasquetta, si cominciava da un orecchio, o dalla coda… e ogni morso era un pezzetto d’infanzia che tornava a farsi sentire.

Le origini della tradizionale pecorella pasquale tarantina risalgono addirittura agli agli Etruschi e ai Romani. Deriva dalla religione cristiana ed è un dolce tipico delle festività pugliesi.

La tradizione della pecorella pasquale tarantina rivive al Panificio Magna Grecia dove questa leccornia viene fatta ancora come una volta.

E’ fatta con ingredienti semplici: mandorle sgusciate, zucchero, Maraschino o liquore Strega e un po’ di cacao.

Si fa a mano con la pasta di mandorle.

In fase di ultimazione, si procede con le decorazioni sempre a base di pasta di mandorle e una pioggia di cacao amaro. E poi qualche ovetto e la classica bandierina che non può mancare su un piatto decorativo dorato.

Vedi anche Pupe e Scarcelle tarantine ==> www.madeintaranto.org/pupe-scarcelle-pasqua

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