Pupe e Scarcelle tarantine sono dolci tipici di Pasqua che celebrano la Resurrezione e la Rinascita, un tempo identificata con l’arrivo della primavera
Dopo aver documentato la dolce Pecorella Pasquale, oggi passiamo alle Scarcelle.
Pupe e Scarcelle tarantine sono biscotti giganti che prendono la forma di bambole, colombe o ciambelle che custodiscono uno o più uova sode e ricoperte da zuccherini di vari colori.
Simboleggiano la rinascita, la nuova vita, la risurrezione dal peccato originale.
Il nome delle Scarcelle tarantine deriva dall’urgenza di scarcerare le uova sode imprigionate tra le strisce incrociate di pasta frolla.
Secondo la tradizione più antica, le uova sono da sempre simbolo di fecondità e di vita e si soleva mangiarle in onore dell’arrivo della primavera, come simbolo di rinascita di una nuova vita.
Successivamente i primi Cristiani hanno associato questa tradizione alla Rinascita di Cristo: l’uovo è diventato così simbolo di rinascita e quindi di Resurrezione.
La tradizione vuole anche che Pupe e Scarcelle tarantine vengano preparate durante la Settimana Santa e che in quei giorni da ogni casa si sprigioni il tipico profumo di biscotti cotti al forno, aromatizzati con il limone.
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