Conosci i misteriosi trulli tarantini (conosciuti anche come pagghiari)?

Questi particolari trulli sono costruzioni rurali realizzate con la tecnica del muro a secco e sono intatti e nascosti tra le campagne

Sono ben diversi dai trulli tipici della zona di Alberobello e sono lontani dai centri abitati.

Nascosti tra la vegetazione delle campagne dei borghi di Talsano, Lizzano, Torricella, Sava  e Maruggio,  sono noti con il nome di truddi, pagghiare o casedde.

I trulli tarantini si distinguono per la loro pianta quadrangolare e la costruzione a secco, con pietre ricavate dai lavori di dissodamento dei terreni circostanti.

Mauro Minutello
foto di Mauro Minutello

Sono inoltre caratterizzati da un’unica camera senza finestre verso l’esterno e da pareti di ampio spessore che assicura un ambiente all’interno sempre fresco anche nei mesi più caldi.

Non si conoscono con esattezza le ragioni legate all’esistenza di queste costruzioni, per questo sono circondati da un alone di mistero.

Un tempo pare venissero utilizzati come riparo momentaneo e come abitazione dei contadini durante l’estate. Spesso, al loro interno, infatti si trovano piccoli caminetti, cisterne e stipi.

Questi particolarissimi trulli furono edificati con molta probabilità intorno all’anno 1000 d.C. circa, in epoca bizantina.

Le forme più antiche di trulli sono quelle più piccole e presentano un perimetro in pietra e una copertura realizzata con tronchi e frasche e sono dotate di una scaletta esterna per agevolare l’accesso al tetto per eventuali manutenzioni.

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trulli tarantini
foto di Davide Morrone
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