II mito della taranta, la leggenda del ragno nero che morde e costringe al ballo, nasce a Taranto ed è qui che lo vogliamo riportare
Riportiamo la taranta a casa, qui a Taranto, proprio dov’è nata nell’epoca dell’oscurantismo medievale. E lo vogliamo fare con il coinvolgimento di cittadini, banche e commercianti. Chiunque sia in condizioni di offrire il proprio contributo ci contatti. Per Natale, anche quest’anno desideriamo omaggiare Taranto con la celebrazione delle sue danze che si perdono nella notte dei tempi. Per l’occasione, i ristoranti di Taranto offriranno menu dedicati secondo la tradizione gastronomica locale.
II mito della taranta nasce e si diffonde su un’antica leggenda che vedeva protagonista un ragno nero, il quale, mordendo la malcapitata, la costringeva ad un ballo sfrenato.
Le origini di questa danza sono da attribuire a Taranto, come lo attestano molti scritti antichi, in particolare quelli dei viaggiatori stranieri che si recavano nella nostra città nel Settecento e nell’Ottocento. La più antica testimonianza risale a Nicolas Audebert, francese, poeta e consigliere al parlamento di Bretagna, ricco borghese d’Orleans intorno alla seconda metà del Cinquecento: «La Tarantola è più comune in Puglia che in nessun altra località e principalmente dalle parti della città di Taranto, donde ha preso il nome, perché durante tutta l’estate nei campi ce ne sono un’infinità».
La descrizione fa riferimento alla puntura di un insetto che provoca canti e grida incessanti.
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A Taranto, la fantasia popolare voleva che la donna morsa dalla tarantola, un ragno variabile nel colore e nelle dimensioni, dovesse abbandonarsi alla musica e a movimenti sfrenati per poter guarire dagli effetti del morso. Questo insieme di danze era noto come il ballo di San Vito.
Come dicevamo, in occasione del Natale, porteremo spettacoli danzanti della taranta nel borgo umbertino e in altre zone della città, ma abbiamo bisogno del contributo di tutti. Abbiamo bisogno proprio di tutti: cittadini, commercianti, ristoratori, associazioni.
Chi volesse aiutarci può farlo scrivendoci tramite il seguente form di contatto:
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