Il vero olio extravergine d’oliva (meglio se di Puglia) ringiovanisce il cervello

Un recente studio del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) ha rilevato che il nostro olio EVO ha forti proprietà anti-invecchiamento

La sostanza contenuta anche nell’olio extravergine d’oliva di Puglia si chiama idrossitirosolo: ha proprietà anti-ossidanti e previene l’invecchiamento dei neuroni celebrali, con sorprendi ricadute positive sugli anziani. E’ uno dei responsabili del gusto leggermente amaro e piccante.

Il fatto che abbia sottolineato l’importanza di essere un olio EVO di Puglia non toglie nulla alla vasta gamma dei prodotti italiani ma vuole sottolineare l’importanza di verificarne la provenienza attraverso un’opportuna certificazione che deve essere riportata sull’etichetta. 

DIFFIDATE da olii NON extravergine e soprattutto da prodotti “alterati” e provenienti a prezzi apparentemente “troppo convenienti” provenienti dall’estero. Considerate che, i meccanismi di produzione di un olio Evo SANO E GENUINO richiedono investimenti elevati, per cui NON E’ POSSIBILE GIUSTIFICARE un prezzo al litro inferiore ai 6 euro (a seconda dell’annata).

Da uno studio condotto da Felice Tirone in collaborazione con Laura Micheli, Giorgio D’Andrea e Manuela Ceccarelli dell’Istituto di biochimica e biologia cellulare del Consiglio Nazionale delle Ricerche, è emerso il ruolo di anti-invecchiamento dei neuroni da parte anche del vero olio extravergine di oliva di Puglia.

Così come spiega anche il portale di Humanitas, rinomato polo ospedaliero nel Milanenese, questo composto è ritenuto tra i principali protagonisti delle proprietà benefiche della dieta mediterranea. 

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista internazionale Faseb Journal: “L’assunzione orale di idrossitisolo per un mese conserva in vita i nuovi neuroni prodotti durante tale periodo, sia nell’adulto che ancor più nell’anziano, nel quale stimola anche la proliferazione delle cellule staminali, dalle quali vengono generati i neuroni. Inoltre l’idrossitirosolo, grazie alla sua attività antiossidante, riesce a ripulire le cellule nervose, perché porta anche ad una riduzione di alcuni marcatori dell’invecchiamento come le lipofuscine, che sono accumuli di detriti nelle cellule neuronali”, ha osservato ancora l’esperto”.

Negli USA c’è addirittura chi utilizza l’olio extravergine d’oliva di Puglia alla stregua di un farmaco in grado di aiutare nella lotta ai tumori grazie alle sue grandi proprietà benefiche ==> https://www.madeintaranto.org/olio-pugliese/

In particolare, è stata registrata inoltre un’elevata presenza di idrossitisolo negli scarti della lavorazione delle olive: ciò potrebbe ispirare nuovi investimenti nel settore agricolo/industriale al fine di migliorare i processi di smaltimento e di imprimere una nuova svolta nella produzione di soluzioni anti-invecchiamento in funzione della sostanziosa domanda di mercato.

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