Così la gente di Taranto festeggia la Festa dell’Immacolata che salvò la Città dei Due Mari da due violenti terremoti del 1710 e del 1743
Scopriamo insieme i Piatti tipici tarantini da preparare nel giorno della Festa dell’Immacolata in onore della Vergine che salvò Taranto da ben due terremoti di cui vi ho raccontato in un altro articolo.
La Festa dell’Immacolata inizia con le luci dell’alba dell’8 dicembre, annunciata dalle bande musicali che percorrono i vicoli della Taranto antica eseguendo pastorali e canti natalizi, proseguendo la tradizione avviata con Santa Cecilia (il 22 novembre).
In realtà, anticamente tutto cominciava dalla vigilia con un digiuno, ad eccezione di una pagnotta a pranzo, detta mescetàre o miscetàle o miscetàte, una specie di puccia molto soffice.
La tradizione vuole che i Piatti tipici tarantini da preparare nel giorno della Festa dell’Immacolata siano a base di pesce: frutti di mare, linguine o vermicelli con le cozze, mùgnele e cime di rape, capitone all’agrodolce, spigole, orate, triglie arrosto, baccalà fritto.
Sono ammessi anche tonno sott’olio, capperi, alici sotto sale, pecorino, peperoni, melanzane e le immancabili pettole.
Infine, le famose Clementine del Golfo di Taranto, noci, fichi secchi, mandorle, nocelle infornate e castagne d’u prèvete.
Non mancano i dolci: sanacchiùdere, carteddàte e pezzetti di cannella!
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