Il progetto di una Pista Ciclopedonale sul Ponte Punta Penna si chiama “Q.45 Dna dei due mari” ed è del Centro Studi leccese “iArchitettura” di Alfredo Foresta.
La Pista ciclopedonale sul Ponte si concretizzerebbe nella realizzazione di un “balcone” in acciaio lungo due chilometri con affaccio sui due seni di Mar Piccolo. Sospeso a 45 metri d’altezza, garantirebbe una vista mozzafiato.
Ne ha parlato l’architetto Alfredo Foresta, titolare dello studio iArchitettura, nel corso di numerosi incontri tenuti in diverse città, riscuotendo consensi e ammirazione.
Se realizzato, potrebbe diventare un’attrazione, un simbolo da presentare a tutto il mondo . Potrebbe assurgere addirittura a simbolo del tanto atteso Cambiamento. Potremmo diventarne finalmente protagonisti e non vittime dell’attesa.
Ma come sempre è facile pensare, ideare. Un po’ meno facile è realizzare.
Per il momento, la Pista ciclopedonale sul Ponte resta un sogno come tanti altri progetti fermi sulla carta. Anzi sui rendering.
Ma verrà il giorno in cui il vento cambierà.
Prima o poi le coscienze tarantine si risveglieranno dal torpore che ci caratterizza da 50 anni a questa parte. Forse i nostri figli saranno migliori di noi. Forse loro riusciranno in ciò che noi abbiamo fallito. Ma quanto meno ci abbiamo provato e, con entusiasmo.
Parlo quanto meno di me, di noi. Dello staff Made in Taranto, voglio dire.
Vuoi essere aggiornato?
ISCRIVITI alla Newsletter
