La Vendemmia è la tradizione che vanta oltre 3000 anni di storia e che riscopriamo in tutto il suo fascino insieme alla Cantina Agricola Fabiana
Settembre e Ottobre sono i mesi della Vendemmia, termine che indica la raccolta dell’uva. Da nord a sud, questa bella tradizione ogni anno si rinnova con metodi sempre più moderni che puntano alla qualità.
Un tempo, la vendemmia era condotta esclusivamente a mano e coinvolgeva numerosi addetti, i quali, al termine della raccolta, versavano tutto il contenuto in una grande vasca nella quale si entrava a piedi nudi per spremerne i grappoli a ritmo di musica e canti popolari.
Oggi le macchine hanno sostituito gli uomini che però vengono chiamati durante l’anno per assolvere a funzioni più complesse con lo scopo di ottenere uve selezionate e di gran qualità. Ma a noi che siamo romantici pare ancora di udire quelle voci, quei canti, quella gioia di una festa ispirata alla natura e alla fertilità.
Abbiamo deciso di raccontare quest’affascinante tradizione trascorrendo una giornata tipica della Vendemmia in compagnia di Michele e Fabiana Barulli, i titolari dell’azienda agricola Fabiana.
Abbiamo percorso in lungo e in largo i trenta ettari di quest’azienda giovane e intraprendente che, grazie ai suoi terreni calcareo-argillosi e alla vicinanza al mare, produce vini di eccellenza esportati in tutto il mondo. I vigneti hanno un’eta compresa tra i 5 ai 50 anni, le lavorazioni vengono effettuate nel massimo rispetto della natura utilizzando prodotti organici.
La Vendemmia avviene a mano; per i Bianchi, essa viene condotta di notte, impedendo così che la fermentazione abbia luogo già durante la raccolta ed il trasporto. Tutto questo previene lo stress del prodotto, garantendone la conservazione di tutti i profumi caratteristici. La cosa che ci ha particolarmente colpiti è che i ragazzi dell’azienda agricola Fabiana hanno completamente bandito l’uso dei diserbanti chimici e introdotto invece la lavorazione meccanica della terra che impedisce naturalmente il propagarsi delle erbe infestanti.
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La Vendemmia nell’azienda agricola Fabiana inizia con il taglio dei grappoli e il riempimento dei tini. Questi vengono portati a spalla e caricati su un rimorchio che trasporta l’uva in cantina per la successiva lavorazione finalizzata alla produzione del vino.
Un tempo le uve venivano condotte a casa per dar luogo alla “stompatura”, cioè la pigiatura con i piedi. Poi seguiva l’affondamento delle vinacce nel mosto ogni 3-4 ore, lo sviamento del mosto ogni 2-3 giorni, la torchiatura del mosto e infine il trasferimento di questo nelle botti che si trovavano in cantina. Per il giorno di San Martino, il mostro diventava già vino, noto come Vino Novello.
Oggi invece la raccolta dell’uva avviene prevalentemente in maniera meccanica mediante macchine vendemmiatrici che raccolgono l’uva scuotendo i tralci.
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Da sempre, la Vendemmia prevede il rispetto di alcune regole di base: si evita di raccogliere uva bagnata, perché l’acqua potrebbe influire sulla qualità del mosto. Inoltre è buona norma non raccogliere durante le ore più calde della giornata per impedire fermentazioni indesiderate.
I grappoli vengono riposti in contenitori non troppo capienti per evitare schiacciamenti e portati velocemente nei locali in cui verrà effettuata la vinificazione, per evitare macerazioni o fermentazioni indesiderate.
Grappoli sodi con la buccia integra costituiscono la necessaria premessa per ottenere un ottimo vino.
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