La tarantina Antonella Viola premiata dall’Europa per i suoi studi contro il cancro

Un premio di due milioni e mezzo di Euro dall’Europa per la prof.ssa Antonella Viola affinché prosegua la sua ricerca sulla relazione fra obesità, infiammazione e cancro

Il Consiglio Europeo della Ricerca ha assegnato alla tarantina Antonella Viola un finanziamento di due milioni e mezzo di euro per proseguire il proprio lavoro di ricerca per il quale ha scelto di rimanere in Italia lavorando presso l’Istituto Veneto di Medicina Molecolare. Antonella Viola, professore associato del Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Padova, è la vincitrice di un “ERC Advanced Grant 2013” per il progetto di ricerca STEPS.

Il progetto della della prof.ssa Viola durerà cinque anni; alla base del progetto vi è lo studio della relazione che si nasconde tra obesità e stato di infiammazione cronica, la quale poi favorirebbe l’insorgenza del cancro e delle malattie del sistema cardio-circolatorio.

L’obiettivo del progetto di ricerca è di capire come rispondono i macrofagi, le cellule che hanno il compito di inglobare e distruggere le particelle estranee, quando vengono a contatto con i patogeni, gli agenti responsabili dell’insorgenza delle malattie, nel tessuto adiposo di una persona obesa.

Conoscere come il macrofago regola la sua attività di “spazzino” del corpo umano risulta cruciale per due motivi: per potenziarlo nel caso in cui si presenti una resistenza agli antibiotici e gli agenti patogeni prendano il sopravvento causando la malattia, e al contrario per attenuarlo quando “lavora” così tanto da causare una risposta immunitaria smisurata in cui anche le cellule sane rischiano di essere danneggiate. I macrofagi immersi nel tessuto adiposo del paziente obeso tendono all’iperattività, stato che induce ad un’infiammazione generalizzata, noto fattore di rischio sia per lo sviluppo del cancro che delle malattie legate al sistema cardiocircolatorio (arteriosclerosi, ipercolesterolemia, insufficienza cardiaca, ecc).

L’idea della prof.ssa Viola è quella di riuscire ad intervenire sui segnali che spengono e attivano il macrofago. L’individuazione di molecole in grado di fare ciò, aprirebbe nuove prospettive per futuri trattamenti farmacologici personalizzati. Un’importante sfida, riconosciuta dalla commissione europea di esperti immunologi che ha individuato in STEPS l’high risk/high gain che potrebbe rivoluzionare il mondo della ricerca.

«Ho deciso di utilizzare il finanziamento a Padova perché è un ambiente d’eccellenza scientifica, sia il Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Padova a cui afferisco, sia il VIMM, Istituto Veneto di Medicina Molecolare, sono realtà di alto livello. Il valore aggiunto è la grande competenza e copertura di argomenti. Grazie allo scambio di idee e alla collaborazione tra colleghi, si ricevono così tanti input che la ricerca ne giova» dichiara la prof.ssa Antonella Viola.

«È proprio grazie a persone come la professoressa Viola, “campionesse” nel loro ambito di ricerca, che il prestigio dell’Università di Padova continua ad accrescersi – spiega Giuseppe Zaccaria, Rettore dell’Università di Padova – se la nostra Università ha ottenuto risultati importanti come il primo posto nella Valutazione sulla Qualità della Ricerca fatta dall’Anvur, giusto per citarne uno, è proprio grazie all’immenso capitale umano che mette a disposizione lavoro, dedizione, conoscenze. Un caloroso benvenuto quindi alla professoressa Viola: sono sicuro che troverà nel Vimm e nell’Ateneo due ambienti strettamente legati e preziosi per lo sviluppo del suo progetto».

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