Perché non riutilizzare le vecchie barche dei pescatori per proporre gite romantiche in barca a remi nel mar Piccolo?
Le gite romantiche in barca a remi sono molto diffuse nelle grandi capitali marittime del turismo.
Vengono generalmente proposte per raggiungere i luoghi più caratteristici e suggestivi a bordo di piccole vecchie imbarcazioni rimesse a nuovo per l’occasione.
Si potrebbe pensare di riutilizzare le barche dei pescatori, rendendole più confortevoli e addobbandole con file di lucine, cuscini e drappi a tema.
Non solo gite romantiche in barca a remi, però! Ma anche vere e proprie navigazioni eco-compatibili per portare i turisti in visita al Mar Piccolo, magari anche con pranzo a bordo.
Una volta arrivati a Taranto e fatte le consuete escursioni alla Città Vecchia, al Castello e al Museo, preso il sole e ammirato i paesaggi, ci si potrà spingere dalle parti della Discesa Vasto e concedersi l’opportunità di noleggiare una delle barchette a remi colorate.
Dolcemente cullati dalle onde, sarà possibile percorrere l’intero perimetro della Laguna e ammirare da vicino i particolari architettonici del Ponte Girevole, gli allevamenti dei mitili o lo straordinario fenomeno dei Citri, sorgenti sottomarine perenni.
Immaginiamo che sarà possibile avvalersi di una delle tante compagnie per organizzare gite romantiche in barca a remi di gruppo oppure fare affidamento sulle proprie forze e decidere di remare autonomamente, senza l’aiuto di uno dei tanti assistenti alla navigazione.
Tutto questo senza prendersi troppo sul serio: per chi non ha mai remato non sarà un’impresa semplice all’inizio. Nessun pericolo ovviamente! Tuttavia capiterà che, se avrete l’intenzione di andare a sinistra, molto probabilmente l’imbarcazione andrà a destra!
Un’occasione in più per farsi anche qualche risata in un contesto bucolico dalla bellezza descritta da antichi poeti, circondati da tanta natura e colori tutt’intorno.
Niente lunghe file da fare, ma una semplice App consentirà di prenotare per il giorno e l’orario più adatto alle proprie esigenze.
Che dite, ci siamo spinti un po’ troppo oltre con l’immaginazione?
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