Il Ponte del primo Novembre quest’anno ci regala anche un’occasione in più per rilassarci all’insegna del gusto e della meraviglia. Ecco quali sono le mete non perdere a Taranto e dintorni
Siamo pronti per regalarci un Ponte del primo Novembre e di Ognissanti, festività salutata dalle nuove generazioni come Halloween.
A partire da sabato 30 Ottobre fino a lunedì 1 novembre, giorno di festa, possiamo organizzare un weekend lungo e cogliere l’occasione al volo per esplorare il nostro territori.
Ma quali sono le proposte migliori?
Se non hai voglia di muoverti più di tanto e vuoi goderti il meglio della cucina pugliese in un posto unico e dal fascino irresistibile, ti consiglio un pranzo in Amastuola, organizzato proprio per Ognissanti.
Qui trovi la proposta completa ==>
https://www.amastuola.it/it/evento/pranzo-di-ognissanti/
Se invece ami viaggiare e desideri approfittarne per conoscere i luoghi della nostra terra, non c’è che l’imbarazzo della scelta.
Città Vecchia di Taranto, alias Isola Madre.
Nata su uno scoglio, un promontorio che si ergeva tra due mari, l’Isola Madre di Taranto è l’antica città nata due volte dove si parla una lingua unica al mondo e i vicoli sono tra i più stretti al mondo.
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https://www.madeintaranto.org/isola-madre-di-taranto
Borgo barocco di Martina Franca
A pochi km da Taranto, Martina Franca è tra i borghi più apprezzati d’Italia per la sua arte barocca che da sempre caratterizza palazzi e antiche Chiese.
Incastonato nel verde di dolci colline, attrae turisti di tutti il mondo con il suo spettacolare dedalo di viuzze, bianche casette e incantevoli stradine.
Da porta Santo Stefano fino a giungere nel complesso della Lama, la splendida arte barocca caratterizza i suoi tanti numerosi palazzi signorili, ma anche le sontuose balconate in ferro battuto, le antiche chiese e i caratteristici slarghi, detti ‘nghiostre.
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Grottaglie, la città delle ceramiche
Grottaglie, alias la città dalle molte grotte, sorge su di una collina a circa 15 km da Taranto. Il suo territorio è caratterizzato da numerose gravine, spettacolari canyon lungo i quali, fin dalla preistoria, sono stati scavati numerosi rifugi in grotta.
Fiondati in una valle di colori, sempre originali, sempre diversi. Ora le ceramiche, ora le case, ora i vigneti, i mandorleti e i melograni, poi ancora le cascate, le gravine e le distese verdi di lontani paesaggi.
C’è da stupirsi ad ogni passo. Avvolti così in un magico tripudio di colori che si alternano in una danza piena di poesia e di storia.
In questo bellissimo borgo che è Grottaglie esperti ceramisti sfornano piccole e grandi opere di artigianato locale ricavato da forni di cottura scavati nella roccia di ambienti ipogei utilizzati in passato anche come franto.
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Castellaneta, tra le gravine e la città sotterranea
Castellaneta sotterranea è caratterizzata da una lunga serie di cavità naturali, in alcuni tratti fino al margine della gravina, e costituisce oggi uno dei più fulgidi esempi di architettura “rupestre” immersa in una stratificazione millenaria.
Percorrendola tutta, ci si imbatte in cisterne per l’acqua, fogge per la conservazione del frumento, antichi trappeti con le grandi macine e poi, magazzini e neviere.
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Castellaneta sotterranea, l’antica città sepolta nel mistero millenario
Tra le più suggestive e maestose, Castellaneta si fa apprezzare anche per la sua Gravina, ben visibile da chi percorre le strade e i vicoli del borgo antico.
E’ sufficiente affacciarsi nei pressi di piazza Marconi per scorgere una vista panoramica mozzafiato sul canyon imponente, suggestivo, aspro e impervio.
E’ una tipica morfologia carsica della Murgia, creata dall’azione di scavo millenario dalle acque meteoriche e dai corsi d’acqua che scorrevano fino al mare. Questi corsi d’acqua hanno successivamente approfondito ed allargato il letto fluviale. Nei giorni di pioggia intensa, lo scorrimento delle acque meteoriche qui rende il paesaggio simile a quello di migliaia di anni fa.
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Visita la Gravina di Castellaneta, tra le più suggestive e maestose di Puglia
Gravina di Sant’Andrea, a Montemesola
La Gravina di Montemesola, detta di Sant’Andrea, è un’incantevole oasi naturale frutto di ciò che resta dell’antico insediamento rupestre, ricco di biodiversità naturale.
Era frequentata dal Neolitico e fino alla seconda metà del Novecento e custodisce uno dei più grandi frantoi ipogei della Puglia. Nei periodi piovosi è arricchita da una cascata naturale.
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Gravina di Sant’Andrea, la meraviglia frequentata dal Neolitico fino al ‘900
Gravina di Laterza
La Gravina di Laterza, profonda più di duecento metri ed è lunga dodici km, fu originata dall’azione erosiva dell’acqua del fiume Lato che qui scorre da oltre due milioni di anni fa, dando luogo a grotte, guglie e altre formazioni rocciose di grande impatto visivo.
Per questo, è considerata uno dei Canyon più profondi e suggestivi d’Europa avvolto da una folta vegetazione in cui nidificano volatili di grandi e piccole dimensioni come la Poiana, il Biancone, il Gufo Reale, il Corvo imperiale, diversi tipi di Falchi (gheppio, nibbio reale e nibbio bruno, pellegrino, grillaio, lanario), la Ghiandaia, il Passero solitario, il Gufo comune, La Civetta, il Barbagianni, l’Assiolo, la Monachella, lo Zigolo capinero e numerose altre specie di uccelli.
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Tour delle Gravine di Ginosa, Castellaneta e Laterza
Chiunque voglia provare l’ebbrezza di un volo sulle terre tarantine ora ha pane per i suoi denti.
A Ginosa, Pietro Natile, imprenditore ed esperto di voli in deltaplano, mette ogni giorno a disposizione il suo deltaplano a motore per godere di questo lembo della provincia di Taranto dall’alto.
Al di là dei timori iniziali dovuti ai 600 metri di altezza, l’emozione è assicurata.
Il deltaplano è ben strutturato e fornisce una netta impressione di protezione.
La paura svanisce in un attimo, rapiti da una scossa di adrenalina già ai primi 200 metri.
Poi si resta a bocca aperta: dal cielo, letteralmente il paradiso. L’emozione dura circa un’ora.
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Hai già provato il Volo sulle Gravine a bordo del deltaplano?
Bosco delle Pianelle
Il Bosco delle Pianelle è il terzo polmone verde d’Italia, ce lo ha detto il Sindaco di Crispiano, Egidio Ippolito. E’ una riserva naturale istituita dalla Regione Puglia con legge 23/12/2002, n. 27.
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Bosco delle Pianelle: il 3° polmone d’Italia tra Crispiano e Martina Franca
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