Pulizia spiagge: il Comune di Lizzano apre le danze e ne ripulisce alcune

Decoro, strade e pulizia spiagge sono alla base di un territorio che ambisce a cogliere l’opportunità di un mare caraibico e ad attirare turisti

Neanche qualche giorno fa avevo lanciato un duro appello alle amministrazioni delle località che vanno in particolare da Chiatona e Torricella.
Nell’appello ho  difatti condannato il tragico stato di abbandono e trascuratezza del territorio che però ambisce a primeggiare sul fronte del turismo.
E difatti così dovrebbe essere.
Ma occorre darsi una mossa, a cominciare dal rimettere mano alle fondamentali opere infrastrutturali quali innanzitutto il ripristino delle strade che appaiono dissestate e lasciate al proprio destino.
Poi ho richiamato l’attenzione delle Pubbliche Amministrazioni circa lo stato di mancato decoro dei litorali in tutte le aree pubbliche che vanno da Chiatona a Torricella.
Cosa che non possiamo permetterci in considerazione dei numeri in crescita sul fronte del turismo.

La pulizia spiagge è tra le opere primarie da sostenere se davvero vogliamo trasformare gli attuali flussi turistici in una concreta risorsa economica per il territorio

Così oggi apprendo che il Comune di Lizzano ha per primo dato vita ad una prima opera di pulizia spiagge.
Finalmente si intravede un primo passo verso un nuovo futuro.
Spero continui così.
Approfitto per ricordare che la soluzione per Spiagge pulite è duplice: da un lato è possibile attivare un protocollo ordinario con il tribunale di Taranto per l’affidamento di lavori di pubblica utilità a chi è stato condannato per reati minori.
Da un altro lato, è possibile avvalersi della giustizia riparativa e favorire progetti di inclusione sociale.

In pratica, per i reati previsti dal Codice della Strada (guida in stato di ubriachezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti), è previsto che la pena detentiva e pecuniaria possa essere sostituita con lavori di pubblica utilità. Essi sono realizzati presso Enti locali o associazioni che hanno sottoscritto una convenzione con il Tribunale di Taranto. Gli enti ed associazioni mettono a disposizione un numero variabile di posti disponibili che sono regolarmente utilizzati a questo scopo.

I lavori di pubblica utilità possono consistere nella prestazione di opera materiale o intellettuale, quali, ad esempio, i servizi di manutenzione del verde, o di assistenza alla persona, o di collaborazione alle attività degli enti, quali quelli svolti, in passato, dagli  obiettori di coscienza; unico onere a carico dell’ente convenzionato è la copertura assicurativa INAIL, per gli enti locali, o volontaria per gli altri enti.

NORMATIVA DI RIFERIMENTO
•     Art. 73 comma 5-bis del d.p.r. 309/1990
•    Articoli 186 comma 9-bis e 187 comma 8-bis del d.lgs.285/1992

CHI PUO’ RICHIEDERLO
•    L’interessato con l’assistenza di un difensore munito di procura.
•   La sanzione viene disposta dal giudice su richiesta dell’imputato, con la sentenza di condanna o di applicazione della pena su richiesta delle parti a norma dell’art 444 del codice di procedura penale (patteggiamento). Con la sentenza di condanna il giudice individua il tipo di attività, nonché l’ente o l’amministrazione dove deve essere svolto il lavoro di pubblica utilità. La prestazione di lavoro non retribuita ha una durata corrispondente alla sanzione detentiva irrogata (la durata della pena detentiva irrogata è corrispondente a un giorno, inteso come due ore, di lavoro di pubblica utilità, che corrisponde anche  a 250 euro di pena pecuniaria).

Auspichiamo che la proposta Spiagge pulite non passi inosservata e che ci si attivi con immediatezza nell’interesse del territorio e del suo futuro. Made in Taranto è a disposizione per offrire tutto il supporto necessario affinchè la proposta trovi la necessaria attuazione.

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