Orecchiette tarantine (chiancaredde), la tradizione da esportare

Apprezzate in tutta Europa, le orecchiette tarantine si distinguono per conformazione, spessore e dimensione. Sono queste le tradizioni da valorizzare e da esportare in tutto il mondo

Dette anche chiancaredde, l’origine delle orecchiette è un mistero: non esistono documenti che ne attestino la nascita. In base alla tradizione tarantina, la forma delle orecchiette tarantine pare che sia ispirata a quella dei tetti dei trulli locali, detti pagghiari.

A differenza di quelle baresi, sono più grandi, presentano molte venature e, nell’ambito della tradizione casereccia, vengono realizzate a mano con acqua, farina, spianatoia e coltello.

A proposito, la tradizione vuole che le orecchiette si facciano con la semplice semola di grano duro, non con quella rimacinata che si usa per le focacce.

Al termine della lavorazione, si presentano così nella loro tipica forma tonda e concava, con il centro più sottile del bordo e con la superficie ruvida che le rende ideali per assorbire il condimento e dare più corposità al gusto.

In genere, con lo stesso impasto, vengono realizzati anche speciali maccheroni di forma stretta e lunga.

Ecco un video realizzato da un giovane (iscritto all’Università di Scienze Gastronomiche) che illustra come farle:

La loro storia risale verso la fine del ‘500. Negli archivi della chiesa di San Nicola di Bari, fu ritrovato un documento con il quale un padre donava il panificio alla figlia.

Nel documento, si leggeva che la cosa più importante lasciata in dote era l’abilità della figlia nella capacità di preparare le chiancaredde.

Sembra che in passato avessero un poteri divinatori poiché in grado prevedere il sesso del nascituro.
Infatti, al secolo la futura madre era solita mettere nell’acqua bollente una recchietedde ed un pezzo di maccherone grosso detto zito.

Al forte bollore, questi andavano su e giù nella pentola: se la donna vedeva salire a galla prima la chiancaredde pronosticava che sarebbe nata una femmina.
Se invece vedeva salire prima lo zito, sarebbe nato un maschio.

A proposito sempre di orecchiette, vi consigliamo di dare un’occhiata a questa straordinaria ricetta scritta in lingua inglese > www.wildgreensandsardines.com/2014/05/orecchiette-with-snow-peas-asparagus.html

E se poi volete provate a realizzarle in casa vostra, ecco una ricetta pronta all’uso:

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